Nel corso degli ultimi anni sempre più aziende hanno dato il via a progetti e strategie mirare ad ampliare la presenza di colonnine di ricarica sul territorio. Soluzioni indispensabili affinché la diffusione dei nuovi veicoli a propulsione elettrica possa avvenire in modo capillare. Uno dei problemi che, però, ultimamente sta riguardando le colonnine di ricarica è la vandalizzazione di queste ultime.
Sono sempre di più, infatti, i punti di ricarica danneggiati e impossibili da utilizzare. In uno scenario che preoccupa un po’ tutti, ChargePoint ha deciso di intervenire annunciando alcune novità importanti che puntano ad evitare che l’utente possa trovarsi davanti a colonnine inutilizzabili. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito alle soluzioni.
Colonnine di ricarica danneggiate: ChargePoint trova la soluzione
La diffusione delle auto elettriche nel nostro Paese non è ancora decollata come in altri Stati Europei. Una situazione che sembra ancora essere ancora ferma ma situazioni come il danneggiamento dei punti di ricarica non può che peggiorare la soluzione.
Evitare che ciò accada, però, non sembra essere impossibile. ChargePoint ha deciso di intervenire per consentire agli automobilisti di portare a termine le ricariche delle proprie vetture senza inconvenienti. Nello specifico, ChargePoint ha pensato a due soluzioni del tutto interessanti. Una riguarda l’introduzione di un nuovo cavo di ricarica resistente al taglio, mentre l’altra riguarda un sistema di allarme ideato appositamente per avere una maggiore sicurezza nelle stazioni di ricarica. Quest’ultimo, denominato ChargePoint Protect, essendo un sistema di allarme è in grado di di rilevare eventuali danneggiamenti del cavo di ricarica in tempo reale.
Nello specifico, i clienti ChargePoint ricevono SMS o e-mail nel momento in cui viene attivato l’allarme. Di conseguenza, i proprietari delle stazioni di ricarica avranno la possibilità di avvisare le forze dell’ordine. Secondo quanto diffuso, il servizio sarà disponibile da gennaio 2025 ma non è chiaro se inizialmente sarà attivo solamente negli Stati Uniti o presso le stazioni di tutto il mondo.