In un’intervista al podcast Table Manners with Jessie and Lennie Ware, il CEO di Apple, Tim Cook ha raccontato parte della sua vita. Il numero uno di Cupertino ha regalato uno scorcio della sua attività quotidiana insieme alla sua devozione per il mondo della tecnologia, il tutto in un’intervista registrata a dicembre.
Dalle prime esperienze lavorative alle abitudini quotidiane
Tim Cook ha parlato anche del “Tastee Freez“, il fast food dove ha iniziato a lavorare a soli 14 anni. In realtà non è stata quella la prima esperienza lavorativa del dirigente di Apple: già da bambino consegnava giornali, aspetto molto importante per aprire la sua strada nel mondo del lavoro.
Quanto guadagnava? Ve lo dice lui: “All’epoca guadagnavo 1,10 dollari all’ora. Era meno del minimo salariale, ma legale”.
Arrivati ai giorni nostri, il discorso è cambiato. Tim si alza alle 5 del mattino, fa colazione con un caffè e poco altro, tutto a base di cereali. Subito dopo si reca al PC dove controlla la marea di mail a cui dovrà rispondere e non sono poche: Cook racconta infatti di un insieme di circa 500 o 600 mail quotidiane. Inoltre dichiara che a smaltire questo flusso lo ha aiutato Apple Intelligence.
Il lavoro ibrido e il cambiamento portato dal COVID-19
Cook ha riflettuto su come la pandemia abbia trasformato il modo di lavorare in Apple. L’azienda ora adotta un modello ibrido: tre giorni in ufficio e due da remoto. “Personalmente, vado in ufficio quattro giorni a settimana, ma lavoro da casa il venerdì. Un ufficio vuoto è un po’ deprimente”, ha commentato.
Pur avendo accesso a cucine raffinate, Cook ha ammesso di non essere un appassionato di fornelli. Preferisce il Café Macs, il ristorante interno di Apple, famoso per la sua offerta gastronomica globale: dal sushi ai piatti indiani, fino agli hamburger. Fuori dall’ufficio, uno dei suoi ristoranti preferiti è Ethel’s Fancy a Palo Alto, celebre per il suo menu eclettico e i piatti da condividere. “Il polpo è fantastico”, ha consigliato.
Un’esperienza personale con l’Apple Watch
Un momento toccante dell’intervista è stato il racconto di come l’Apple Watch abbia salvato la vita di suo padre. Durante una caduta in casa, il dispositivo ha rilevato l’incidente e ha avvisato i soccorsi. “Quando i soccorritori sono arrivati, hanno dovuto abbattere la porta perché mio padre non rispondeva. Per lui, il problema più grande è stato proprio la porta danneggiata!”, ha ricordato scherzando.
Tim Cook e il suo futuro: che programmi ha il CEO di Apple?
Alla domanda sul ritiro, Cook ha spiegato di non vedere una vita senza stimoli intellettuali o obiettivi da perseguire. “Mi piace essere spinto oltre i limiti. Apple mi ha dato l’opportunità di lavorare duramente per arricchire la vita delle persone. Questo è ciò che mi motiva ogni giorno”.
Cook ha anche parlato dell’impegno di Apple nel ripristino ambientale, sottolineando come il terreno attorno all’Apple Park sia stato trasformato, riducendo l’area cementificata dall’80% al 20%. Gli alberi del parco producono persino frutta utilizzata per fare marmellate, un piccolo tocco che riflette la filosofia dell’azienda.
Con questa intervista, Tim Cook ha offerto uno scorcio raro sulla sua vita, bilanciando il ritratto di un leader visionario con quello di una persona che non dimentica mai le sue radici.