venerdì, Marzo 14, 2025

Trump rilancia i dazi: quale futuro per l’auto negli USA?

di Rossella Vitale
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Trump rilancia i dazi: quale futuro per l'auto negli USA?

Donald Trump ha iniziato il suo nuovo mandato firmando ordini esecutivi di grande impatto economico. Tra le decisioni più attese c’è la possibile imposizione di dazi del 25% sulle auto importate da Messico e Canada, prevista per l’1 febbraio. La misura potrebbe cambiare radicalmente il mercato, colpendo duramente le aziende che hanno investito in Messico per servire il mercato statunitense.

Molti dei grandi marchi infatti producono veicoli in Messico. Perché proprio il Messico? Perché sfruttano i costi ridotti e la vicinanza agli USA. Audi, BMW, Volkswagen, Nissan, Stellantis, Toyota, così come altri, assemblano lì i modelli destinati agli Stati Uniti. Anche diversi fornitori, come Pirelli, Brembo e Michelin, hanno stabilimenti in Messico. Un aumento delle tariffe potrebbe rendere questi impianti meno competitivi. Ciò potrebbe portare a ripercussioni su prezzi e strategie industriali. La decisione di Trump potrebbe inoltre frenare nuovi investimenti. Alcune aziende, come BYD, hanno già sospeso i piani di espansione in attesa di sviluppi. Le ripercussioni non colpiranno tuttavia solo i costruttori stranieri. Persino le americane Ford e General Motors, che producono una parte significativa della loro gamma in Messico, potrebbero subire contraccolpi significativi.

Reazioni alla decisione di Trump e prospettive per l’industria

Le reazioni alla decisione di Trump non si sono fatte attendere. L’industria automobilistica tedesca ha espresso forte preoccupazione. La Vda, associazione dei costruttori tedeschi, ha evidenziato che le nuove tariffe aumenterebbero i costi per i consumatori e potrebbero alimentare l’inflazione negli Stati Uniti. Le aziende tedesche sottolineano come abbiano già un’importante presenza produttiva sul suolo americano, un fattore cruciale nei negoziati futuri. Grandi gruppi come Volkswagen sono già in dialogo con l’amministrazione Trump. Stanno cercando infatti di lavorare per trovare soluzioni che limitino le conseguenze dell’azione del Presidente. Gli analisti prevedono che le aziende potrebbero decidere di aumentare la produzione negli Stati Uniti per evitare le nuove tariffe, ma a quale prezzo? Cosa fare?  Sostenere i costi delle nuove tariffe o rivedere l’intera strategia produttiva? La risposta dipenderà dall’evoluzione delle trattative e dalle mosse di Trump, che ancora una volta mostra di voler rimettere l’America al centro del mercato globale.

 

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