giovedì, Febbraio 20, 2025
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Capsule microscopiche contro il cancro: la nuova frontiera delle terapie

di Felice Galluccio
2 Minuti lettura

Capsule microscopiche contro il cancro: la nuova frontiera delle terapie

Continuano a venire fuori scoperte interessanti nel mondo della medicina grazie all’apporto della tecnologia. Secondo quanto riportato infatti presso l’Università della Pennsylvania È stata sviluppata una nuova tecnologia che con alcune micro capsule porterebbe i tumori ad autodistruggersi. Queste capsule vengono chiamate vescicole extracellulari (sEVs).

Come funzionano le sEVs e come distruggono le cellule tumorali

Le sEVs sono capsule microscopiche prodotte naturalmente dalle cellule per comunicare tra loro. Il team di ricerca gestito dal professor Xiaowei “George” Xu, ha messo appunto queste vescicole per puntare a un recettore presente sulle cellule tumorali. Questo si chiama il DR5 (death receptor 5) ed è un recettore fondamentale per portare all’apoptosi, ovvero l’autodistruzione delle cellule maligne.

Un approccio mirato e innovativo

Le sEVs, derivate da cellule natural killer (NK), sono state arricchite con un frammento di anticorpo progettato per legarsi e attivare il DR5. Questo permette loro di:

  • Colpire selettivamente le cellule tumorali con un’elevata espressione del DR5, come quelle di melanoma, tumori al fegato e alle ovaie;
  • Ridurre significativamente i tumori, come dimostrato in laboratorio su vari modelli, tra cui melanoma, tumori al seno e al fegato;
  • Aumentare la durata di vita nei modelli preclinici rispetto ai trattamenti tradizionali.

Un impatto oltre le cellule tumorali

Oltre a distruggere le cellule maligne, le sEVs:

  • Attaccano fibroblasti e cellule soppressorie che favoriscono l’ambiente tumorale;
  • Stimolano le cellule T, potenziando la risposta immunitaria contro il cancro.

I risultati preclinici hanno dimostrato un’efficacia senza precedenti, e il team sta già lavorando per avviare sperimentazioni cliniche sull’uomo. Questo approccio potrebbe rappresentare una svolta soprattutto per i tumori solidi resistenti alle immunoterapie tradizionali.

Questo studio si affianca a un’altra innovazione recente: la radioterapia Flash sviluppata al CERN di Ginevra, che eroga dosi intense di radiazioni in meno di un secondo. Tecnologie come queste evidenziano come la lotta al cancro stia entrando in una nuova era, aprendo possibilità di cura sempre più efficaci e rapide.

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