venerdì, Febbraio 21, 2025
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DeepSeek: la rivoluzione cinese nell’AI scuote i mercati globali

di Margherita Zichella
2 Minuti lettura

DeepSeek, l'assistente AI cinese, supera ChatGPT, scuote i mercati e dimostra che l'AI avanzata può essere sviluppata con risorse ridotte.

La Cina torna a far parlare di sé nel mondo dell’intelligenza artificiale con un nuovo protagonista destinato a scuotere il settore. L’assistente AI DeepSeek ha rapidamente scalato le classifiche, diventando l’app gratuita più scaricata sull’App Store di Apple negli Stati Uniti e in altri Paesi, superando concorrenti di rilievo come ChatGPT. Il suo successo non si è limitato al mercato consumer, ma ha avuto ripercussioni anche in ambito finanziario, provocando un forte scossone nei mercati azionari.

 

La Cina sfida i giganti dell’AI

Nel pre-market statunitense, i future del Nasdaq 100 hanno subito un calo significativo, mentre titoli di colossi tecnologici come NVIDIA e Alphabet hanno registrato perdite rispettivamente del 10% e del 4%. La ragione di questa reazione va ricercata nella nuova prospettiva che DeepSeek ha introdotto: dimostrare che modelli AI altamente performanti possono essere sviluppati con risorse molto più contenute rispetto a quelle impiegate dai giganti del settore.

Il cuore della rivoluzione sta nel modello DeepSeek V3, un sistema open-source che si distingue per l’efficienza nell’uso della potenza di calcolo. Secondo l’azienda, è in grado di competere con modelli avanzati come Claude-3.5 e GPT-4, ma senza la necessità di infrastrutture costose. Disponibile su web, app e API, DeepSeek offre le stesse funzionalità dei suoi rivali, tra cui creazione di contenuti, scrittura di codice e ricerca. La sua prima versione, DeepSeek-R1, è stata rilasciata con licenza MIT, consentendone l’uso commerciale senza restrizioni.

L’azienda dietro questo progetto è stata fondata nel 2023 a Hangzhou, in Cina, da Liang Wenfeng, ex gestore di un hedge fund. Per aggirare le restrizioni sulle esportazioni di chip avanzati dagli Stati Uniti, Liang ha accumulato chip NVIDIA A100 prima del blocco e ha combinato questa tecnologia con processori meno potenti, ma ancora accessibili. Questo ha spinto il team a sviluppare modelli estremamente efficienti, riducendo i costi di addestramento a soli 6 milioni di dollari, una cifra irrisoria rispetto alle risorse impiegate da aziende come OpenAI e Google.

L’efficacia di DeepSeek ha attirato l’attenzione globale, sollevando interrogativi tra analisti e investitori sulle possibili implicazioni per il futuro del settore. Se questa nuova strategia si rivelerà vincente, potrebbe cambiare non solo il panorama dell’AI, ma anche le dinamiche economiche globali legate alla tecnologia.

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