giovedì, Febbraio 20, 2025
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Emissioni 2025: la Francia preoccupata per l’auto europea

di Margherita Zichella
2 Minuti lettura

La Francia chiede di sospendere le nuove normative sulle emissioni, temendo che danneggino l'industria automobilistica europea.

Le nuove normative sulle emissioni previste per il 2025 continuano a generare tensioni in Europa. Stavolta, a sollevare il problema sono i ministri francesi, che chiedono alla Commissione europea di sospendere immediatamente il regolamento, ritenendolo dannoso per l’industria automobilistica europea. La principale preoccupazione è che queste nuove regole finiscano per avvantaggiare i produttori cinesi e Tesla, penalizzando invece le case automobilistiche del continente.

 

Le norme sulle emissioni minacciano l’auto europea

Secondo i ministri, l’entrata in vigore delle nuove norme rappresenterebbe un errore politico che metterebbe a rischio la strategia industriale dell’Unione e la sua credibilità. Il timore è che miliardi di euro finiscano nelle mani dei produttori cinesi, alcuni dei quali avrebbero ottenuto quote di mercato in Europa attraverso pratiche commerciali poco trasparenti, o che vengano incanalati verso Tesla, il cui CEO Elon Musk ha spesso criticato le normative europee.

Da tempo, diversi costruttori e associazioni di categoria hanno espresso preoccupazione per le conseguenze economiche del regolamento. Chi non riuscirà a rispettare i nuovi limiti sulle emissioni dovrà affrontare sanzioni molto severe, al punto che Volkswagen ha già stimato un impatto di 1,5 miliardi di euro sui propri conti. Per evitare queste pesanti multe, diverse case automobilistiche stanno cercando soluzioni alternative, come il pooling, un meccanismo che permette di aggregare le emissioni di più produttori per rientrare nei limiti imposti dalla normativa.

Stellantis, Toyota, Ford, Subaru e Mazda hanno deciso di allearsi con Tesla, che grazie alla sua produzione di veicoli elettrici può compensare le emissioni delle altre case automobilistiche. Gli analisti di UBS stimano che, solo nel 2025, Tesla potrebbe guadagnare oltre un miliardo di euro attraverso questi accordi con i produttori rivali.

I ministri francesi definiscono la situazione una “spada di Damocle” per l’industria automobilistica europea, che impiega circa 3,5 milioni di persone. Pur apprezzando l’apertura della presidente della Commissione Ursula von der Leyen a un dialogo sul futuro del settore, chiedono la sospensione immediata delle multe e propongono di rivedere il calendario degli obiettivi, concedendo ai produttori un periodo di transizione fino al 2030.

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