Negli ultimi anni, gli assistenti vocali basati sull’intelligenza artificiale hanno fatto passi da gigante. Quest’ultimi sono evoluti, passando da semplici strumenti di comando vocale a veri e propri compagni digitali in grado di rispondere alle domande, aiutare con le attività quotidiane e persino intrattenere. Nonostante l’evidente progresso, non tutti i sistemi hanno mantenuto lo stesso ritmo di innovazione. A prova di ciò, c’è un recente test condotto su Siri, l’assistente vocale di Apple. Quest’ultimo è stato ideato da Paul Kafasis e riportato ampiamente sul suo blog.
Siri fallisce in un recente test
L’assistente vocale di Apple è stato posto davanti ad un compito semplice. Siri doveva rispondere correttamente a domande sui vincitori delle edizioni passate del Super Bowl. Il risultato è stato disastroso, con una percentuale di successo del 34%. Percentuale ben lontana dagli standard di precisione di altre soluzioni come ChatGPT o Google. Errori clamorosi e risposte irrilevanti estratte da fonti non contestuali, hanno evidenziato gravi lacune nella capacità di comprensione e gestione delle informazioni da parte di Siri.
Il confronto con altri strumenti più moderni e performanti, pone Apple davanti a una sfida Importante. L’azienda di Cupertino deve colmare il divario tecnologico che la separa dai suoi principali competitor. Siri non riceve aggiornamenti importanti da oltre un decennio. Tale immobilismo si sta traducendo in un evidente ritardo rispetto a sistemi più avanzati. Apple ha promesso di introdurre una nuova versione dell’assistente vocale entro il 2025. Ma in molti si chiedono se sarà sufficiente per recuperare terreno in un settore che evolve rapidamente.
Il caso del Super Bowl rappresenta un campanello d’allarme per Apple. Inoltre, porta a riflettere su come progettare il futuro dell’intelligenza artificiale vocale. La sfida è ambiziosa. Un assistente vocale moderno non deve solo rispondere alle domande, ma farlo in modo contestuale, preciso e naturale. Non resta che attendere e scoprire quali saranno i piani futuri di Apple.