giovedì, Marzo 6, 2025

Trump dichiara guerra ai chip di Taiwan: dazi fino al 100%

di Ilenia Violante

Trump

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto un annuncio importante. Di cosa si tratta? Saranno imposti nuovi e pesanti dazi sui semiconduttori prodotti a Taiwan. Il tutto con l’intento di rilanciare la produzione nazionale.

L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre la dipendenza dai produttori asiatici. In particolare dalla Taiwan Semiconductor Manufacturing Company. Così da incentivare le aziende americane a costruire altri impianti sul territorio statunitense.

Le dichiarazioni di Trump: ripercussioni economiche e tensioni internazionali

Durante un incontro con i membri repubblicani della Camera Trump ha spiegato la sua strategia protezionista. Il presidente ha sottolineato che i dazi sulle importazioni di chip potrebbero variare tra il 25% e il 100%. Infatti ha criticato la scelta di molte multinazionali tra cui Apple, AMD, Nvidia, Qualcomm e Broadcom. Le quali preferiscono ancora affidarsi alla produzione asiatica invece di investire in strutture negli Stati Uniti. Ha poi accusato l’amministrazione Biden di aver distribuito finanziamenti pubblici inutili alle aziende tecnologiche. Fino a sostenere che il vero incentivo per l’industria dovrebbe essere la riduzione delle tasse. Oltre che l’introduzione di tariffe sulle importazioni.

L’impatto di questa politica potrebbe essere davvero notevole, sia sul mercato statunitense che su quello mondiale. Costruire una fabbrica per la produzione di semiconduttori richiede investimenti miliardari e un tempo di realizzazione che può superare i 4 anni. Nel frattempo, le nuove tariffe farebbero aumentare il costo di device come smartphone, computer e server. Rischiando di penalizzare aziende e consumatori americani.

La questione però non riguarda solo l’economia, ma la geopolitica. Taiwan è un alleato importante degli USA nella regione Asia-Pacifico. Di conseguenza, i nuovi dazi potrebbero mettere in difficoltà la loro relazione diplomatica. In più, l’intero settore tecnologico mondiale dipende da TSMC. Società che produce i chip più avanzati attualmente disponibili. Se l’amministrazione Trump non introducesse esenzioni o incentivi adeguati, il rischio sarebbe quello di rallentare l’innovazione e ridurre la competitività delle aziende americane. Tutto ciò senza ottenere benefici immediati per l’economia nazionale.

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