Le auto elettriche sono soggette a dei dazi se provengono dalla Cina e che vengono vendute in Europa. Le aziende che sono soggette a questi dazi sono BYD, Geely e SAIC, che, in merito a questa situazione, hanno fatto ricorso presentando un’ istanza alla Corte di giustizia dell’ UE. Insieme a queste società si è inserita anche BMW che ha voluto presentare un’ istanza per queste autovetture. Infatti le auto elettriche prodotte in Cina sarebbero molte e l’ aumento di questi dazi non aiuterebbe di molto le società.
Questa situazione è molto complicata da gestire poiché il settore automotive è in continua evoluzione e con l’ avvento delle auto elettriche è ancora più ricercato. In questo momento i dazi imposti dall’ UE pesano molto sulle aziende cinesi che si vedrebbero costrette a trovare delle soluzioni alternative per evitare le sanzioni. Ovviamente si tratta di un fenomeno che colpisce in parte anche altre vetture provenienti da altri paesi come la Tesla degli USA.
Auto elettriche, BMW si unisce alle case cinesi
All’ interno delle documentazioni è venuto fuori che anche BMW si sia unita alle case cinesi per contrastare i dazi dell’ Unione Europea. Infatti, per quanto riguarda i dazi sulle vetture cinesi, sono state imposte differenti percentuali di prezzo. Per BYD corrisponde al 17%, per Geely al 18,8% e per SAIC al 35,3%. In tutto questo BMW è entrata in collaborazione con Great Wall Motors per produrre in Cina le nuove MINI Cooper elettriche e la nuova MINI Aceman elettrica. Per cui su queste autovetture si applicherebbe una tassa del 20,7%. In questo momento si sta cercano un punto di incontro per eliminare i dazi su queste vetture. Dato che la situazione non sembra cambiare, le società cinesi hanno deciso di intervenire per vie legali.
Questa situazione andrebbe gestita nella maniera più corretta possibile in modo da non danneggiare le altre società. Per adesso bisognerà solo aspettare la decisione della Corte di giustizia.