Un numero crescente di aziende e organizzazioni governative sta adottando misure per impedire l’accesso alla piattaforma di intelligenza artificiale DeepSeek, sollevando timori legati alla sicurezza dei dati e al loro possibile trasferimento al governo cinese. La decisione di imporre restrizioni nasce dalle segnalazioni di importanti società di cybersicurezza, secondo cui numerose imprese hanno richiesto il blocco della piattaforma sui propri sistemi.
L’ombra di Pechino su DeepSeek
Le aziende di sicurezza informatica Armis e Netskope hanno evidenziato che una percentuale significativa della loro clientela ha espresso preoccupazioni sulla gestione dei dati da parte di DeepSeek. Armis riferisce che il 70% dei suoi clienti ha già richiesto restrizioni, mentre Netskope riporta una domanda analoga da parte del 52% della propria rete. Il timore principale riguarda la possibilità che le informazioni inserite nel sistema possano finire sotto il controllo del governo cinese, senza che vi sia chiarezza sulla loro destinazione finale.
Le precauzioni non si limitano al settore privato. Negli Stati Uniti, il Pentagono e la Marina hanno già bloccato l’utilizzo della piattaforma, mentre anche il noto studio legale Fox Rothschild di San Francisco ha preso provvedimenti simili. Anche in Europa la questione è sotto stretta osservazione. In Italia, il Garante della Privacy ha disposto il blocco immediato di DeepSeek, mentre l’autorità irlandese per la protezione dei dati ha chiesto chiarimenti all’azienda cinese sulle sue politiche di gestione delle informazioni.
Nel Regno Unito, sebbene non siano ancora state adottate misure drastiche, l’Information Commissioner’s Office ha lanciato un avvertimento, sottolineando l’obbligo di trasparenza per le piattaforme di intelligenza artificiale operanti nel Paese. La situazione si è ulteriormente complicata dopo la scoperta di un database DeepSeek esposto pubblicamente, contenente cronologie delle chat e dati tecnici della piattaforma, rivelato dalla startup di cybersicurezza Wiz. Parallelamente, sono emerse vulnerabilità nel sistema che potrebbero consentire l’aggiramento delle restrizioni su determinati argomenti.
DeepSeek nella bufera sulla sicurezza
Questo scenario di crescente cautela potrebbe tradursi in nuove opportunità per le aziende specializzate nella sicurezza informatica. Secondo Bloomberg Intelligence, società come CrowdStrike, Palo Alto Networks e SentinelOne potrebbero trarre vantaggio dall’aumento della domanda di soluzioni per la protezione dei dati. Gli esperti sottolineano come le leggi cinesi impongano alle aziende di fornire accesso ai dati al governo, un elemento che continua ad alimentare il dibattito sulla sicurezza delle informazioni gestite da DeepSeek.