La fusione tra Honda e Nissan sta prendendo forma. Non manca però qualche piccolo ritardo rispetto ai piani iniziali. I negoziati proseguono con discrezione, ma un portavoce di Nissan ha confermato che entro metà febbraio verranno forniti nuovi dettagli sull’integrazione. L’obiettivo è subito chiaro. Ovvero creare una nuova realtà industriale in grado di competere su scala mondiale.
Secondo l’agenzia Reuters, entrambe le aziende stanno lavorando per definire gli aspetti operativi della fusione. La quale dovrebbe diventare effettiva entro il 2026. Inizialmente, era stato previsto che la direzione del nuovo gruppo fosse decisa entro la fine di gennaio. Ma i lavori del comitato incaricato dell’integrazione sono ancora in corso. Questo slittamento non sembra però compromettere la volontà di Honda e Nissan di unire le proprie forze per affrontare le sfide del mercato automobilistico. Attualmente sempre più competitivo.
Honda e Nissan: le sfide da superare e il ruolo di Renault
Se tutto procederà secondo i piani, entro agosto 2026 sarà costituita una società che assorbirà le attività di entrambe le case automobilistiche. A cui seguirà poi il conseguente ritiro delle loro azioni dai mercati finanziari. Il processo di fusione però non è privo di ostacoli. Uno dei principali nodi da sciogliere, ad esempio, riguarda la partecipazione di Renault in Nissan. Visto che il colosso francese detiene il 36% del capitale della casa giapponese.
Un altro elemento di incertezza è rappresentato da Mitsubishi. Il terzo partner dell’alleanza, infatti, potrebbe decidere di non aderire all’operazione, preferendo mantenere la propria autonomia. La decisione di Mitsubishi rischia quindi di influenzare le dinamiche dell’integrazione. Fino a rendere più complessa la definizione degli equilibri industriali tra i vari attori coinvolti.
Nonostante queste incognite, l’operazione viene vista con favore dagli analisti. L’unione tra Honda e Nissan permetterebbe di ottimizzare i costi. Ma soprattutto di rafforzare la competitività del settore automobilistico giapponese. Il nuovo gruppo potrebbe davvero rappresentare una valida risposta alla crescente pressione dei marchi cinesi. I quali grazie a prezzi più competitivi stanno conquistando sempre più quote di mercato.