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Smog in Italia: livelli fuori controllo e città sempre più inquinate

Il report di Legambiente denuncia l’inquinamento atmosferico nelle città italiane e lancia l’allarme per azioni urgenti contro lo smog.Il report di Legambiente denuncia l’inquinamento atmosferico nelle città italiane e lancia l’allarme per azioni urgenti contro lo smog.

L’inquinamento atmosferico resta un problema grave per molte città italiane, con livelli di smog che superano ancora i limiti consentiti. Il nuovo report di Legambiente, Mal’Aria di città 2025, conferma che la situazione è lontana dal miglioramento e che servono interventi urgenti per ridurre le emissioni e tutelare la salute pubblica. L’associazione ambientalista ha diffuso i dati proprio in occasione dell’avvio della campagna itinerante Città2030, un tour che attraverserà l’Italia per sensibilizzare cittadini e amministrazioni sulla necessità di ripensare la mobilità urbana e migliorare la qualità dell’aria.

 

Il report che svela la crisi dell’inquinamento in Italia

Secondo le rilevazioni del 2024, in 25 città almeno una centralina ha registrato più di 35 giorni di superamento del limite per il PM10, soglia massima stabilita dalla normativa. Frosinone si conferma la città con più sforamenti, seguita da Milano, Verona e Vicenza. In molte di queste città il problema non è localizzato, ma diffuso in più punti, segno che l’inquinamento non è un’eccezione, bensì una costante. E la situazione rischia di peggiorare: nel 2030 entreranno in vigore nuovi limiti europei più restrittivi e, se fossero già in vigore oggi, il 71% delle città italiane risulterebbe fuori norma per il PM10 e quasi la metà per il biossido di azoto.

Ma oltre ai numeri, ci sono le conseguenze sulla salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che il 97% delle città italiane supera i valori raccomandati per il PM10 e il 95% per il biossido di azoto, due inquinanti strettamente legati a problemi respiratori e cardiovascolari. L’inquinamento atmosferico è tra le principali cause di morte prematura in Europa e in Italia si stimano circa 50.000 decessi all’anno dovuti allo smog.

Di fronte a questi dati, Legambiente chiede azioni immediate. Le priorità sono il potenziamento del trasporto pubblico, la riduzione del traffico privato con aree pedonali e percorsi ciclabili, l’eliminazione graduale delle caldaie a gasolio e metano e un intervento deciso sul settore agricolo e zootecnico, particolarmente impattante in zone come la Pianura Padana. La campagna Città2030 sarà l’occasione per discutere di questi temi e per rilanciare la petizione online Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!, con cui Legambiente chiede al governo misure più incisive per combattere l’inquinamento urbano. Il 2030 è dietro l’angolo, e il tempo per agire sta per scadere.

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Pubblicato da
Margherita Zichella