martedì, Aprile 8, 2025

Paragon e i clienti segreti: usato come spyware da USA e Governi alleati

Paragon Solutions conferma le vendite di spyware ai governi alleati, mentre emergono accuse di hacking su giornalisti e attivisti. La trasparenza è un'illusione?

di Rossella Vitale
Paragon e i clienti segreti: usato come spyware da USA e Governi alleati

Paragon Solutions, azienda israeliana che sviluppa spyware, ha confermato di vendere i suoi prodotti a governi alleati, tra cui gli Stati Uniti. Un’affermazione che solleva molte domande a cui però non sono state fornite risposte. Chi sono davvero questi “alleati” citati? Sono davvero democrazie, come affermato dalla compagnia, o si tratta di regimi che abusano della tecnologia per mantenere il controllo? La rivelazione arriva a seguito delle accuse di WhatsApp, che incolpa Paragon di aver fornito strumenti utilizzati in attacchi informatici mirati, tra cui per l’appunto spyware. L’obiettivo  delle azioni? Colpire circa 90 giornalisti e membri della società civile. Le affermazioni di Paragon sul rispetto dei diritti umani e sul divieto di targeting illecito non sembrano poi rassicurare completamente. Se è vero che l’azienda ha politiche interne contro l’abuso, perché non c’è chiarezza su come questi vengano effettivamente monitorati? C’è qualcosa che non quadra.

Le accuse dell’uso dello spyware

Le accuse di hacking si concretizzano in casi specifici, come quello del giornalista Francesco Cancellato e dell’attivista libico Husam El Gomati. Entrambi sostengono di essere stati presi di mira da questo spyware. Il sospetto che il loro lavoro critico verso il potere li abbia resi bersagli è forte. Cancellato, noto per le sue inchieste politiche, è stato tra i principali obiettivi, sollevando di conseguenza la questione: quanto è facile per chi detiene il potere cercare di silenziare le voci scomode? Ma non è solo la trasparenza dell’azienda a essere messa in discussione qui.

Il governo italiano, accusato di essere un potenziale cliente di Paragon, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Il silenzio diventa complice in questa storia? La mancanza di risposte convincenti alimenta il dubbio che dietro alle vendite di spyware si celi una realtà ben più complessa, molto più ardua da sradicare. Come può una tecnologia così invasiva essere usata senza scrupoli, senza un’adeguata sorveglianza? Il futuro di una società libera dipende dalla risposta a queste domande

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