Di recente, diversi utenti hanno lamentato la presenza di un problema sui loro dispositivi Google Pixel. Si tratta di un fastidioso “balbettare” del display. Secondo quanto riportato, tale intoppo si presenta quando gli utenti scorrono tra le app. A tal proposito, sono emerse numerose critiche, che hanno spinto Google a riconoscere l’esistenza del problema. Nonostante ciò, fino ad ora l’azienda di Mountain View non ha rilasciato soluzioni specifiche. Google, infatti, si è limitata a suggerire l’installazione di versioni più recenti di Android.
Google Pixel: come risolvere il problema al display
Il problema, secondo il noto sviluppatore Sultan Alsawaf, risiederebbe nella gestione della larghezza di banda sui dispositivi. Normalmente, un sistema operativo ben ottimizzato organizza le priorità dei processi che utilizzano risorse condivise. Come, ad esempio, la larghezza di banda. Eppure, sui dispositivi Pixel tale gestione sembra essere inefficiente. I processi competono simultaneamente per accedere alla risorsa, anziché alternarsi correttamente. Ciò causa ritardi nell’elaborazione, che si manifestano sotto forma di scatti o rallentamenti durante lo scorrimento delle app.
Alsawaf, dopo aver analizzato a fondo il problema, ha sviluppato una soluzione. Quest’ultima consiste nel riorganizzare l’accesso alla larghezza di banda. La sua proposta prevede che i processi vengano eseguiti uno alla volta secondo un ordine prestabilito. Garantendo così una distribuzione più equa e prevedibile della risorsa. Lo sviluppatore ha persino implementato tali modifiche nel proprio kernel personalizzato, rilasciando una patch per i possessori di Google Pixel 8. È importante evidenziare che installare tale patch non è un’operazione semplice. Richiede il flash del kernel, un processo che comporta rischi significativi. Se eseguito in modo errato, potrebbe causare la perdita di dati o rendere inutilizzabile il dispositivo. Per tale motivo, molti utenti preferiscono attendere un intervento ufficiale da parte di Google. Una correzione ufficiale potrebbe non solo risolvere il problema, ma anche dimostrare l’impegno dell’azienda di Mountain View nel migliorare l’esperienza dei propri utenti.