Samsung ha messo sul mercato il suo primo anello intelligente Galaxy Ring nel 2024 e come quelli di altri produttori monitora la tua salute di chi lo indossa inviando i dati all’app Samsung Health.
Ecco tutto ciò che sappiamo a riguardo
Ad ogni modo, l’utilizzo di Samsung Galaxy Ring potrebbe andare oltre quello di un tipico anello smart, in quanto l’azienda sudcoreana ha depositato un brevetto che dettaglia come un anello intelligente potrebbe controllare altri dispositivi come tablet e notebook.
Samsung Galaxy Ring è un anello smart e costituisce il primo prodotto di questo tipo proposto dalla casa orientale. Contrariamente a uno smartwatch o a una smartband, non dispone ovviamente di uno schermo, per cui prevede la necessità di uno smartphone collegato per qualsiasi tipologia di monitoraggio completo. A fare la differenza, oltre alle funzionalità, è il comparto di sensori: il produttore punta a una piattaforma sanitaria intelligente grazie a Samsung Health e alle potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale, ma di questo parleremo nel paragrafo più in basso.
Andando nello specifico, Galaxy Ring porta le innovazioni accumulate dall’azienda nella forma più piccola per un comodo utilizzo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Offre un Nordic MCU abbinato a 8 MB di memoria e una batteria tra i 18 e i 23,5 mAh (in base alla taglia); secondo quanto riferito, l’autonomia si spinge fino a sette giorni, in base all’utilizzo, ma bastano pochi istanti per la ricarica attraverso l’apposita custodia da 361 mAh. A livello di sensori, abbiamo accelerometro, sensore per la temperatura cutanea, PPGO, 2 PD + 2 LED (G) + 2 VCSEL (R,IR).
Leggendo ed osservano il brevetto pubblicato su WIPO l’anello intelligente di Samsung sarà in grado di connettersi ad altri dispositivi della stessa rete Wi-Fi, in particolare ai display, ad esempio per spostare gli elementi da uno schermo all’altro come avviene con i dispositivi Apple.
Questo brevetto sembra suggerire che l’anello intelligente sarà in grado di condividere file tra due dispositivi, inoltre il brevetto afferma che lo smart ring sarà anche in grado di fornire “una continuità naturale tra un display del dispositivo elettronico e uno schermo da visualizzare su un secondo display del secondo dispositivo elettronico”.
Insomma, delle novità davvero interessanti.