Doveva essere la fusione del secolo quella annunciata lo scorso dicembre. Honda e Nissan avrebbero dovuto dar vita al terzo gruppo automobilistico mondiale, dopo Toyota e Volkswagen. Un accordo che avrebbe cambiato il panorama del settore completamente. Eppure, dopo pochi mesi, la trattativa sembra essere giunta al capolinea purtroppo. La causa? Una serie di difficoltà interne e divergenze strategiche. Le voci che circolano da Tokyo non lasciano spazio a dubbi e possibili speranze: l’intesa tra le due aziende non c’è più. Non è mai facile unire due giganti, ovvio, specialmente quando le valutazioni di mercato sono così disparate. Honda, con un valore azionario che supera di gran lunga quello di Nissan, aveva richiesto una revisione del piano. Diciamo però che non è stata gradita da Nissan. Il piano di ristrutturazione di Nissan, ancora poco chiaro, ha inoltre alimentato il disaccordo. Una fusione alla pari? Una soluzione che pareva ideale, ma che si è rivelata impraticabile ed utopica.
Nissan guarda altrove: piano B?
La delusione è palpabile nel settore. Nissan, che sperava di risollevarsi grazie all’accordo, ora si ritrova a dover cercare nuove soluzioni. L’incertezza è alta e la compagnia giapponese non può perdere altro tempo. I partner strategici sono necessari per risalire e la Foxconn potrebbe essere la chiave per il futuro. Prima del piano di fusione, infatti, il colosso taiwanese aveva manifestato interesse per l’acquisizione di una quota di Nissan. La tempistica, però, aveva impedito di approfondire. Ora, con la fine delle trattative, Foxconn potrebbe ritornare in gioco, mettendo a frutto il suo impegno crescente nel settore automobilistico. L’incertezza di Nissan non finisce tuttavia qui. La necessità di ristrutturarsi rimane urgente e il cambiamento di rotta potrebbe aprire a nuove collaborazioni o investimenti esterni imprevisti. L’azienda, già alle prese con le difficoltà di bilancio e la concorrenza crescente, dovrà dimostrare agilità nel trovare alleanze strategiche ed intelligenti per riuscire a sopravvivere nel mercato.