L’intelligenza artificiale Gemini, sviluppata da Google, è ancora priva di annunci pubblicitari, ma questa situazione potrebbe cambiare. Sundar Pichai, CEO di Alphabet, proprio di recente ha accennato a possibili strategie di monetizzazione durante un incontro con gli azionisti. Per il momento, l’obiettivo principale resta la crescita degli utenti e il miglioramento del servizio. Ma l’azienda sta già studiando soluzioni per integrare la pubblicità in modo efficace.
Un primo segnale di questa transizione si è già visto con Google Overview. Questo strumento, utilizza l’AI per generare riassunti nei risultati di ricerca. Ed ora ha iniziato a includere contenuti sponsorizzati. Si tratta quindi di un primo passo che dimostra come Google stia sperimentando l’ unione tra intelligenza artificiale e pubblicità. Ad ogni modo, almeno per ora, Gemini resta un servizio senza annunci.
Gemini: un modello sostenibile senza sacrificare l’usabilità
L’accesso a Gemini è possibile sia gratuitamente che tramite un abbonamento che sblocca funzionalità avanzate. Google, però, non può ignorare il tema della monetizzazione a lungo termine. In quanto la pubblicità è sempre stata centrale nel modello di business dell’azienda. Ecco perché Pichai non ha escluso che, in futuro, anche il suo chatbot intelligente potrà adottarla.
Rispondendo alle domande degli investitori, il CEO ha spiegato che l’azienda sta valutando un’integrazione pubblicitaria “nativa”. Ovvero inserita in modo naturale all’interno del servizio. Google ha sempre cercato di bilanciare innovazione e sostenibilità economica, e anche in questo caso la strategia sarà studiata con attenzione. Proprio perché l ‘esperienza utente dovrà restare la priorità assoluta e ogni cambiamento dovrà rispettare questo principio.
Un possibile scenario potrebbe ricalcare quanto già avvenuto con YouTube. In cui le persone possono scegliere tra un’esperienza con annunci o un abbonamento a pagamento per evitarli. Per ora, però, l’attenzione è concentrata sugli investimenti nelle infrastrutture AI. Alphabet ha annunciato un piano da 75 miliardi di dollari per il 2025. Segno che la competizione nel settore si sta facendo sempre più intensa.