Milano è una città che non si ferma mai e continua a cambiare, soprattutto per quanto riguarda la viabilità. Con l’ultimo piano proposto dall’assessora alla mobilità Arianna Censi, la città si prepara a una nuova rivoluzione: eliminare progressivamente i parcheggi gratuiti. Una scelta che solleva non poche polemiche ovviamente. Spesso c’è chi prima cerca un posto gratis per la propria auto, poi punta al pagamento in assenza di questi. La decisione dei parcheggi nasconde però una logica di fondo. L’obiettivo del Comune di Milano è rendere più sicure le strade, proteggendo i residenti dalla sosta selvaggia, soprattutto nelle zone centrali della città. Oggi, il 39% dei parcheggi sono liberi, però tra qualche anno l’idea è quella di sostituirli con stalli blu a pagamento e gialli riservati ai residenti. Un cambiamento inevitabile, ma quanto impatterà sulle abitudini dei cittadini? Le polemiche sono dietro l’angolo. Ma a Milano non si parla mai solo di parcheggi e infatti il sindaco Sala ha già annunciato nuove iniziative per rafforzare la sicurezza.
Autovelox e zone 30 km/h: la nuova battaglia del Comune di Milano
Il sindaco Sala ha deciso di portare avanti un progetto ambizioso per la città di Milano. Parte l’installazione di Autovelox nelle zone con limite di velocità a 30 km/h. L’intento è quello di proteggere i pedoni, soprattutto nelle vicinanze delle scuole. Ma c’è un problema. Le nuove normative nazionali impongono restrizioni sui dispositivi di rilevamento della velocità e il ministero guidato da Matteo Salvini potrebbe non essere così favorevole alla richiesta di Milano. Ecco un altro esempio di come le politiche locali possano trovarsi ostacolate da regolamenti nazionali. Il sindaco, infatti, insiste sul fatto che la città avrebbe bisogno di più dispositivi di sicurezza. Ma come convincere il ministro Salvini? La via è tortuosa, eppure Milano non si arrende. Il futuro della mobilità milanese è solo all’inizio, ma le sue sfide sono già evidenti ed il percorso non è semplice.