giovedì, Marzo 27, 2025

I papiri di Ercolano rivelano i loro segreti grazie all’IA

di Margherita Zichella

L'intelligenza artificiale e la tecnologia svelano i segreti dei papiri di Ercolano, unendo scienza e storia.

Dopo secoli di mistero, i papiri di Ercolano stanno finalmente svelando i loro segreti grazie a un mix di tecnologia all’avanguardia e intelligenza artificiale. Questi antichi manoscritti, sepolti e carbonizzati dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., sono sempre stati considerati una delle scoperte più affascinanti ma anche più difficili da decifrare. Anneriti dal calore e fragilissimi, ogni tentativo di aprirli fisicamente rischiava di ridurli in polvere. Ma ora, qualcosa è cambiato.

 

Dopo secoli di mistero, i papiri di Ercolano sono leggibili

La svolta è arrivata in un laboratorio britannico, il Diamond Light Source, dove i ricercatori hanno usato un sincrotrone, un potentissimo acceleratore di particelle che genera raggi X ultra precisi. Grazie a questa tecnologia, è stato possibile “guardare dentro” un papiro senza toccarlo, rivelando dettagli invisibili all’occhio umano. Il rotolo analizzato, conosciuto come PHerc. 172 e conservato nelle Bodleian Libraries di Oxford, ha restituito più testo di qualsiasi altro papiro di Ercolano mai sottoposto a scansione.

A rendere davvero speciale questa scoperta è stato il ruolo dell’intelligenza artificiale. Decifrare i papiri non è un’impresa semplice, perché sia il materiale che l’inchiostro sono a base di carbonio, rendendo quasi impossibile distinguerli. L’AI, però, ha trovato una soluzione: identificare minuscole differenze nella consistenza della superficie per individuare le tracce di scrittura e poi migliorare digitalmente l’immagine per renderle leggibili. Un processo che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile.

Non è la prima volta che la tecnologia AI dà una mano nella decifrazione di questi antichi testi. Lo scorso anno, il Vesuvius Challenge ha premiato con oltre 600.000 euro un gruppo di studenti che è riuscito a leggere il 5% di un altro papiro, svelando contenuti legati alla filosofia epicurea. Anche il manoscritto appena analizzato potrebbe parlare di argomenti simili, fornendo nuove informazioni sul pensiero dell’epoca.

Insomma, dopo secoli di tentativi andati a vuoto, l’unione tra scienza, tecnologia e AI sta finalmente restituendo al mondo frammenti di conoscenza perduti, permettendoci di leggere parole scritte quasi 2000 anni fa. E chissà quante altre scoperte ci aspettano ancora.

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