sabato, Marzo 29, 2025

Reattori a fusione nucleare multistrato: novità per la medicina

Una startup al lavoro sullo sviluppo di reattori a fusione: potrebbe rappresentare una svolta in ambito medico.

di Valentina Acri
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I passi avanti fatti dalla tecnologia grazie agli esperti con il trascorrere del tempo non può che sorprendere tutti. Si parla sempre più spesso di innovazione, un’innovazione che consente di ottenere ottimi risultati in diversi settori, tra cui quello della medicina nucleare. Una notizia del tutto importante vede come protagonista una startup britannica che potrebbe essere in grado di cambiare la medicina nucleare grazie ad una particolare tecnologia.

Tecnologia del tutto innovativa che sarebbe in grado di far fronte alla carenza di isotopi medicali che risultato essere indispensabili per effettuare diagnosi e trattamento del cancro. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli di cui siamo a conoscenza.

Reattori a fusione nucleare: la novità di una startup

Una tecnologia inedita potrebbe essere la soluzione alla carenza di isotopi medicali, elementi essenziali per la diagnosi e il trattamento del cancro. Tutto questo grazie ad Astral Systems, azienda nata dall’Università di Bristol, che sta portando avanti un importante lavoro di sviluppo di reattori a fusione delle dimensioni contenute capaci di produrre tali elementi radioattivi.

Non a caso, secondo quanto diffuso, la tecnologia di Astral Systems si basa sulla fusione a confinamento reticolare (LCF).  Inoltre, la stessa startup fa sapere che i propri sistemi sono stati sviluppati più rapidamente e possono produrre isotopi su scala molto più ridotta rispetto alle tecnologie alternative. Questo significa che gli isotopi medicali possono essere prodotti vicino o all’interno dei centri ospedalieri, senza dover dipendere da giganteschi impianti di fissione nucleare internazionali.

Tutto ciò avrebbe dunque conseguenza positive poiché questi reattori compatti sarebbero in grado di offrire una catena di approvvigionamento non solamente più flessibile ma anche più economica. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti in merito a tale tecnologia visto che ospedali e strutture sanitarie potrebbero avere un accesso più facile che migliorerebbe di conseguenza anche la cura dei pazienti. 

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