La crisi continua a colpire il settore automotive e i diversi costruttori si trovano purtroppo a dover fare i conti con realtà del tutto difficili da affronta. Da alcuni mesi ormai parliamo della crisi che ha colpito duramente il Gruppo Volkswagen, gruppo che costretto a valutare chiusure di alcuni stabilimenti e conseguenti licenziamenti dei lavoratori. Tra il marchi del gruppo, Seat potrebbe essere costretto anche a tagliare la produzione e licenziare circa 1.500 dipendenti.
Una decisione che dovrà essere presa se nei prossimi mesi non ci sarà una risposta da parte dell’Unione Europea. Non a caso, infatti, Seat sarà costretto a procedere se l’UE non deciderà di ridurre la tariffa imposta sul SUV elettrico Cupra Tavascan entro la fine di marzo. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli di cui siamo a conoscenza.
Seat: in difficoltà a causa dei dazi
Continua ad avere effetti negativi la crisi del settore automotive ma a ciò vanno ad aggiungersi ulteriori problematiche. Non a caso, infatti, il costruttore automobilistico Seat dovrà tagliare la produzione e licenziare circa 1.500 dipendenti se da parte dell’UE non ci sarà la decisione di ridurre la tariffa imposta sul SUV elettrico Cupra Tavascan entro la fine di marzo.
Ricordiamo che questo modello del marchio viene prodotto in Cina e in seguito all’imposizione dei dazi sui modelli elettrici prodotti in Cina, la casa automobilistica Seat è costretta a pagare un’aliquota aggiuntiva del 20,7%, oltre al dazio del 10% già presente sul Tavascan.
Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti da parte del Gruppo Volkswagen per capire quali dovranno essere le strategie da adottare. Purtroppo sono attualmente tante le case automobilistiche che a causa dei dazi aggiuntivi sui loro veicoli prodotti in Cina stanno stanno subendo gli effetti negativi già descritti nel corso di questo nuovo articolo. Staremo a vedere se la situazione avrà un risvolto positivo.