Il progetto presenta una capacità di 3 GW. Non si tratta solo di un simbolo di innovazione tecnologica. Rappresenta anche l’importanza delle collaborazioni. Quest’ultime sono necessarie per consolidare il settore delle rinnovabili. L’isola di Bornholm è un modello di sostenibilità. Destinato a fornire energia pulita a milioni di famiglie nell’UE. Contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica. Entro il 2050.
Oltre al progetto di Bornholm, l’UE ha investito anche in altre proposte. Quest’ultime segnano un passo importante per la creazione di una rete offshore integrata
. Progetto fondamentale per abbattere i costi energetici. Ed aumentare anche la sicurezza dell’approvvigionamento. Un altro aspetto cruciale del nuovo investimento è l’attenzione dedicata alle tecnologie emergenti. Come le reti elettriche offshore, l’idrogeno e le infrastrutture per la cattura e lo stoccaggio della CO2. Quest’ultime, insieme, hanno ricevuto il 40% dei fondi disponibili. Eppure, il modesto 4% destinato alle reti elettriche intelligenti evidenzia la necessità di un maggiore equilibrio nell’allocazione delle risorse. Si tratta di un intervento fondamentale. L’elettrificazione basata su energie rinnovabili, infatti, è essenziale.Tali investimenti non rappresentano solo una risposta alla crisi climatica. Ma anche una strategia geopolitica. Il cui scopo è ridurre la dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili. Rafforzando così la sua sicurezza energetica. L’UE sta tracciando un percorso ambizioso, guidato dall’innovazione e dalla cooperazione. Il tutto per raggiungere un futuro energetico più sostenibile e interconnesso.