Il panorama della sicurezza informatica ha subito una trasformazione radicale. Quest’ultimo ha registrato un netto aumento dei pericoli. Ciò a causa anche della crescente complessità delle tecniche utilizzate dai cybercriminali. Il rapporto pubblicato da Acronis evidenzia tale tendenza. Inoltre, sottolinea come malware, ransomware e phishing siano diventati strumenti sempre più sofisticati. Alimentati dall’integrazione dell’intelligenza artificiale. A tal proposito, è stato registrato un aumento, dallo scorso anno, del 197% degli attacchi veicolati tramite e-mail SPAM.
Lo SPAM è in continuo aumento
Tale incremento non è solo una questione di volume. Riflette una sofisticazione crescente degli attacchi di phishing e delle campagne di social engineering. Gli aggressori sfruttano vulnerabilità, adattandosi rapidamente alle contromisure implementate dalle aziende e dagli utenti. Il fatto che il 50% degli utenti abbia subito almeno un tentativo di attacco via e-mail SPAM tra luglio e dicembre 2024 è un chiaro segnale. In tale scenario, il ransomware si conferma uno dei principali pericoli. L’evoluzione delle tattiche di tali attacchi rende sempre più difficile prevenirli.
La sanità e il settore finanziario restano le aree più colpite. Qui le perdite possono raggiungere cifre astronomiche. Nel caso del settore sanitario, i danni medi per attacco superano i 10 milioni di euro. In tale scenario, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale. Da un lato, consente agli hacker di creare malware e pianificare attacchi complessi in tempi ridotti. Dall’altro, rappresenta una risorsa preziosa per il rilevamento dei pericoli. Gli strumenti AI possono analizzare grandi volumi di dati in tempo reale. Identificando anomalie e potenziali attacchi, come quelli perpetuati con le mail SPAM, con un’efficienza impossibile per i sistemi tradizionali.
Il rapporto Acronis non lascia dubbi. Nonostante gli sviluppi positivi riscontrati, la strada è ancora lunga. Le aziende e le organizzazioni devono adottare approcci proattivi alla sicurezza. Ciò combinando tecnologia avanzata, formazione del personale e strategie di difesa dinamiche. Solo così sarà possibile affrontare un futuro in cui i crimini informatici, alimentati dall’AI, continueranno a crescere. Minacciando dati, infrastrutture e persone.