venerdì, Aprile 11, 2025

Soglia 1,5°C superata: il futuro del clima è più caldo del previsto

di Margherita Zichella
Due studi confermano che il limite di +1,5°C degli Accordi di Parigi è superato, segnando un ventennio di temperature più alte.

Due nuovi studi scientifici, uno canadese e uno europeo, hanno lanciato un messaggio piuttosto chiaro: il famoso limite di +1,5°C fissato dagli Accordi di Parigi è ormai, con ogni probabilità, fuori portata. Il 2024 è stato il primo anno intero a superare questa soglia e, se fino a poco tempo fa si pensava che servissero diversi anni di dati per dichiararlo ufficialmente, queste nuove ricerche dicono che il trend è ormai segnato.

 

Il 2024 segna l’inizio di 20 anni sopra l’1,5°C

Gli studi, pubblicati su Nature Climate Change il 10 febbraio, hanno usato metodi diversi per arrivare alla stessa, poco confortante, conclusione. Il primo, realizzato dall’Helmholtz-Zentrum für Umweltforschung – UFZ di Leipzig, ha analizzato le temperature passate per capire cosa succede dopo il primo anno sopra l’1,5°C. Secondo loro, quando si supera questa soglia per la prima volta, significa che siamo entrati in un periodo di circa 20 anni in cui le temperature resteranno stabilmente sopra quel livello. Tradotto: con il 2024, questo ventennio è iniziato.

Il secondo studio, condotto dall’istituto canadese Environment and Climate Change Canada, ha guardato il problema da un’altra angolazione, analizzando le temperature mese per mese. Ma la sostanza non cambia: secondo loro, il fatto che gli ultimi 12 mesi siano stati tutti oltre l’1,5°C indica che questa soglia non è più un’eccezione, ma la nuova normalità. E nei prossimi due decenni, le temperature globali non faranno altro che confermarlo.

Ma perché questa soglia è così importante? Beh, perché superarla significa aumentare la frequenza e l’intensità di eventi meteorologici estremi come ondate di calore, siccità, tempeste violente e alluvioni. Tutto questo ha conseguenze enormi non solo sugli ecosistemi, ma anche sulla nostra vita quotidiana: pensiamo all’agricoltura, alla disponibilità di acqua, alla sicurezza alimentare. E se si dovesse andare oltre i 2°C? Qui si rischiano impatti ancora più gravi, come lo sconvolgimento delle grandi correnti oceaniche, con effetti difficili persino da prevedere.

In sostanza, questi studi ci dicono che il tempo per agire sta scadendo. Se vogliamo evitare un futuro di eventi climatici sempre più estremi, servono azioni concrete e immediate per ridurre le emissioni. Altrimenti, prepariamoci a vivere in un mondo molto più caldo e imprevedibile.

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