Inoltre, la domanda interna risulta in calo. La crescente incertezza economica, unita all’aumento dei tassi di interesse. Insieme anche ai costi di finanziamento più elevati. Inoltre, le politiche di incentivazione per le auto elettriche non hanno ottenuto i risultati desiderati. Con una transizione che procede a rilento. Soprattutto rispetto agli altri Paesi europei.
Il settore della componentistica, anche se meno colpito rispetto alla produzione di auto finite, sta comunque subendo un calo. Le imprese del comparto devono affrontare un contesto di riduzione della domanda e una crescente delocalizzazione della produzione. Ciò sta spostando il baricentro produttivo verso Paesi con costi di manodopera più competitivi.
Con tale scenario, appare evidente la necessità di un intervento strutturale. La situazione impone una riflessione approfondita. Ciò riguardo le cause del declino e sulle possibili strategie per il rilancio del settore. Ciò da parte del governo e delle istituzioni. Misure concrete per la riduzione del costo dell’energia, incentivi fiscali per le aziende che investono in ricerca e sviluppo. Oltre che un piano di rilancio dell’export potrebbero rappresentare soluzioni efficaci per sostenere il settore. Il settore auto italiano si trova a un bivio cruciale. Se non si interverrà con decisione e tempestività, il rischio è quello di un ulteriore ridimensionamento della produzione nazionale.