domenica, Marzo 30, 2025

Seagate, è scandalo: ha venduto hard disk usati come fossero nuovi

In casa Seagate è scoppiato lo scandalo dopo che alcuni utenti hanno denunciato di aver ricevuto hard disk usati al posto di dispositivi nuovi.

di Felice Galluccio
Seagate, è scandalo: ha venduto hard disk usati come fossero nuovi

Un numero crescente di utenti sta denunciando un problema preoccupante: hard disk Seagate, venduti come nuovi, si rivelano in realtà dispositivi usati intensivamente in passato. Le prime segnalazioni risalgono a gennaio 2025 e riguardano principalmente gli HDD Seagate Exos, una linea destinata ai data center.

Le indagini hanno portato alla luce una pratica sospetta: molti di questi hard disk provengono da ex mining farm cinesi, dove venivano impiegati per il mining della criptovaluta Chia. Dopo il crollo del valore di questa moneta digitale, i dispositivi sarebbero stati manipolati per azzerarne lo storico d’uso e immessi nuovamente sul mercato come nuovi.

Il fenomeno non è isolato: oltre 200 casi sono stati confermati in Europa, Australia, Thailandia e Giappone, facendo emergere dubbi sulla sicurezza della supply chain e sull’affidabilità di alcuni rivenditori.

Come riconoscere un HDD usato e manipolato

I dischi rigidi coinvolti sembrano perfettamente nuovi a un primo sguardo, ma contengono segni nascosti di usura. La manipolazione avviene sui dati SMART, il sistema che monitora l’attività del disco, resettandoli per nascondere l’uso precedente. Tuttavia, alcuni valori, come le FARM (Field-Accessible Reliability Metrics), possono ancora rivelare l’effettiva anzianità del dispositivo.

Chi sospetta di aver acquistato un hard disk compromesso può effettuare una verifica con strumenti come Smartmontoolso SeaTools, che permettono di analizzare i parametri reali del disco.

Le reazioni di Seagate e dei rivenditori

Chiaramente sono state diverse le reazioni da parte di diverse catene di distribuzione del marchio. Tra queste spiccano soprattutto i nomi di Proshop e Galaxus, che stanni provvedendo a rimborsare gli utenti o a sostituire i prodotti imputati.

Seagate, dal canto suo, ha negato che questi prodotti provengano dai suoi canali ufficiali e ha avviato un’indagine interna. L’azienda invita chiunque abbia riscontrato anomalie a segnalare il problema inviando una mail a fraud@seagate.com. Inoltre, sta collaborando con le autorità per individuare i responsabili di questa frode su scala globale.

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