La NASA non ha intenzione di scegliere tra Luna e Marte: il piano è esplorare entrambi. Nonostante le recenti dichiarazioni di figure di spicco come Elon Musk e lo stesso presidente americano, l’agenzia spaziale continua a portare avanti la sua strategia su due fronti. A confermarlo è stata Janet Petro, direttrice ad interim della NASA, durante il 27° Commercial Space Conference di Washington.
La NASA sfida Musk e Trump
Parlando con Dave Cavossa, presidente della Commercial Space Federation, Petro ha ribadito che il programma Artemis, avviato nel 2017, resta un pilastro dell’esplorazione spaziale. L’idea è chiara: stabilire una presenza stabile sulla Luna come trampolino di lancio per Marte. Tuttavia, le recenti dichiarazioni di Musk e del presidente USA hanno scosso un po’ le acque.
Musk, noto per le sue idee ambiziose, ha dichiarato a fine 2024 che la Luna è solo “una distrazione” e che SpaceX punterà direttamente su Marte. E visto il suo rapporto stretto con l’amministrazione Trump, le sue parole potrebbero influenzare le future scelte politiche. Anche il presidente americano, nel suo discorso inaugurale, ha parlato molto del “destino manifesto tra le stelle” e dell’obiettivo di portare astronauti americani su Marte, lasciando in secondo piano la Luna.
Nonostante ciò, Petro ha mantenuto una posizione equilibrata: per la NASA, Luna e Marte restano entrambi obiettivi fondamentali. Ha parlato di un futuro con numerose stazioni spaziali private in orbita terrestre e “molti stivali sulla Luna”, definendolo uno scenario incredibile. E, ovviamente, ha confermato che vedere astronauti su Marte sarà “estremamente emozionante”.
Per ora, il programma Artemis non ha subito modifiche ufficiali. La NASA ritiene che tornare sulla Luna sia un passo essenziale per sviluppare tecnologie e testare soluzioni prima di affrontare il lungo viaggio verso Marte.
Nel frattempo, c’è un’altra variabile da considerare: la possibile nomina di Jared Isaacman, miliardario ed ex astronauta privato, come nuovo amministratore della NASA. La sua candidatura è ancora in attesa di conferma dal Senato, il che significa che Petro, la prima donna a guidare l’agenzia, resterà al comando durante questa fase di transizione.
Insomma, la corsa allo spazio è più accesa che mai, e la NASA non ha intenzione di lasciare indietro nessuna opzione.