La scena teatrale sta per trasformarsi. Ciò grazie ad una straordinaria fusione tra tecnologia e arte. In un’innovativa produzione off-Broadway, un robot quadrupede, il Go2, è diventato uno degli attori principali di un’opera teatrale. Lo spettacolo è “The Robot, the Spy, and the Love of AI”. Scritto da John Arthur Long. Segna una pietra miliare nel mondo del teatro, portando per la prima volta un robot dal vivo sul palco.
Robot debutta in teatro
L’idea è nata quando Long ha visto un video del Go2 Pro su YouTube. Ha immediatamente immaginato un’opera dove un robot potesse essere non solo un oggetto di scena, ma un vero e proprio protagonista. Il robot si muove con sorprendente agilità grazie alla sua struttura quadrupede. Viene controllato da Dariel Garcia, un operatore che utilizza un’app e un controller per manovrarlo in tempo reale. La voce del Go2 è invece fornita dall’attore David Rey, che parla attraverso un altoparlante montato sulla schiena del robot. In un’intervista, il regista Kirk Gostkowski ha spiegato che la comicità del pezzo dipende in gran parte dalla capacità di improvvisazione e dalla reazione immediata agli stimoli del pubblico.
La commedia in un atto ha debuttato il 14 febbraio. Sarà in scena fino al 1 marzo nell’ambito del Chain Winter One Act Festival. Non si tratta solo un’opera di intrattenimento. Ma anche una riflessione sulla crescente influenza della tecnologia nelle nostre vite. La sfida principale dell’integrazione di un robot in scena risiede nella coordinazione perfetta tra l’attore umano, l’operatore del robot e la reazione in tempo reale del pubblico.
Tale produzione segna un passo importante verso il futuro delle arti performative. Qui la tecnologia robotica potrebbe diventare una componente essenziale nel processo creativo. Con tale innovazione, in molti si chiedono come cambierà l’arte teatrale nei prossimi anni con l’avanzare delle tecnologie. Non resta che attendere e scoprire le prossime novità.