Suddetto strumento potrebbe permettere agli scienziati di monitorare con maggiore precisione il percorso delle espulsioni di massa coronale (CME). Insieme ad altre manifestazioni dell’attività solare. Il sistema JEDI sarà composto da due telescopi all’avanguardia. Lo Space Weather Operational Coronal Imager e l’Enhanced Wide-angle Observations of the Corona. Tali strumenti lavoreranno in tandem per acquisire immagini
ad altissima risoluzione della corona solare e del vento solare. Colmando così le lacune lasciate da precedenti osservazioni effettuate da missioni come SOHO e GOES-19.Uno degli obiettivi di JEDI è studiare la struttura mesoscala del vento solare. Elemento importante per comprendere l’atmosfera esterna del Sole. E come quest’ultima interagisce con lo spazio interplanetario. Gli scienziati potranno monitorare l’evoluzione delle tempeste solari. Il tutto in tempo reale. Ciò grazie alla capacità di catturare immagini ogni dieci minuti. Migliorando così le previsioni meteorologiche spaziali.
JEDI rappresenta un’opportunità unica anche per gli appassionati di astronomia. Quest’ultimi potranno avere la possibilità di osservare spettacolari aurore boreali a latitudini insolitamente basse. Durante le tempeste geomagnetiche più intense. Tale progetto rappresenta un passo importante verso una nuova era di esplorazione e comprensione dell’attività solare. Con ricadute positive per la scienza, la tecnologia e la vita sulla Terra.