lunedì, Marzo 24, 2025

Nuovi satelliti monitorano le tempeste spaziali

Per riuscire a monitorare le tempeste spaziali sono stati presentati dei nuovi satelliti a vela solare. Ecco i dettagli.

di Margareth Galletta

satellitiIl monitoraggio delle tempeste solari attira l’interesse di molti esperti del settore. A tal proposito, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) sta compiendo progressi importanti. Ciò con un focus particolare sulle vele solari. Tali dispositivi rivoluzionari sfruttano la pressione esercitata dai fotoni solari per spostarsi nello spazio. Eliminando così la necessità di combustibili tradizionali e offrendo nuove possibilità per l’osservazione meteorologica spaziale.

Arrivano satelliti per il monitoraggio delle tempeste solari

Tale tecnologia apre scenari impensabili fino a pochi anni fa. Consente il posizionamento di satelliti di monitoraggio in punti strategici dello spazio. Ciò con un costo inferiore rispetto ai tradizionali sistemi di propulsione chimica o ionica. Al momento, i satelliti che monitorano il Sole si trovano presso il punto di Lagrange 1 (L1). Ovvero a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Tale posizione permette una visione costante dell’attività solare, ma non sempre consente un preavviso tempestivo delle tempeste geomagnetiche. Le vele solari potrebbero superare tale limitazione, spingendo i satelliti oltre L1 e garantendo un avviso anticipato fino al 50% in più rispetto agli attuali sistemi. Ciò permetterebbe di proteggere in modo più efficace infrastrutture critiche.

Uno dei progetti in tale campo è il Solar Cruiser. Sviluppato dalla NOAA in collaborazione con la NASA. Il satellite sperimentale sarà dotato di una vela solare di circa 1.653 metri quadrati. Quest’ultima sarà suddivisa in quattro pannelli principali. La costruzione è già in corso e i componenti dovrebbero essere completati entro il 2026. Con un possibile lancio nel 2029.

L’implementazione di tale tecnologia rappresenta un passo enorme per la meteorologia spaziale. Con una migliore capacità di previsione, sarà possibile adottare misure di protezione più efficaci contro i disturbi geomagnetici. Riducendo i rischi per infrastrutture sensibili e garantendo maggiore sicurezza per le attività tecnologiche sulla Terra. Non resta che attendere il lancio del satellite per scoprire come si evolverà il monitoraggio nello spazio.

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