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Amazon rivoluziona Alexa: ecco le novità in arrivo

Amazon annuncerà un grande aggiornamento per Alexa il 26 febbraio, rendendola più intelligente e naturale.Amazon annuncerà un grande aggiornamento per Alexa il 26 febbraio, rendendola più intelligente e naturale.

Amazon sta per fare un passo decisivo verso una nuova era per Alexa, il suo assistente vocale, con un aggiornamento che promette di cambiare radicalmente il suo funzionamento. Questo nuovo capitolo nella vita di Alexa sarà svelato il 26 febbraio durante un evento a New York, che vedrà protagonista Panos Panay, il nuovo responsabile della divisione Devices and Services di Amazon, ex Microsoft.

 

Cosa aspettarsi il 26 febbraio

Secondo le anticipazioni, quello che Amazon ha in serbo sarà l’aggiornamento più importante per Alexa dal suo lancio nel 2014. L’assistente vocale avrà finalmente la capacità di gestire conversazioni più naturali e contestuali e potrà affrontare compiti complessi che richiedono più passaggi, un po’ come se fosse in grado di seguire una discussione più fluida, proprio come farebbe una persona. Questa evoluzione punta a superare la limitazione che attualmente consente ad Alexa di eseguire solo un comando alla volta, aprendo a scenari molto più dinamici.

In un momento in cui il mercato degli assistenti vocali è più competitivo che mai, con colossi come OpenAI, Google e Anthropic che spingono verso l’intelligenza artificiale generativa, Amazon ha bisogno di rilanciare Alexa per restare al passo con i tempi. Si parla di una possibile

offerta a pagamento tra i 5 e i 10 dollari al mese per accedere alle funzionalità avanzate, mentre la versione base di Alexa rimarrà gratuita. Questa mossa potrebbe essere cruciale per il futuro di Alexa, che ha già superato mezzo miliardo di dispositivi attivi nel mondo.

Nel frattempo, anche le altre grandi aziende non stanno a guardare: Apple sta preparando aggiornamenti significativi per Siri, sebbene non senza difficoltà, mentre Google ha già fatto il passaggio a Gemini Live, cercando di superare il suo vecchio Google Assistant con un sistema più potente, centrato nell’ecosistema Android. È chiaro che la nuova generazione di assistenti vocali stia per subire una trasformazione radicale grazie all’adozione delle tecnologie LLM (Language Model), che potrebbero ridare nuova vita a questi strumenti, evitando che diventino obsoleti.

Sarà interessante vedere se il 26 febbraio, oltre agli Stati Uniti, anche l’Europa potrà beneficiare subito di queste novità, soprattutto considerando le restrizioni sulla privacy che potrebbero complicare l’ingresso dei nuovi assistenti AI nel mercato europeo.

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Pubblicato da
Margherita Zichella