lunedì, Marzo 31, 2025

Apple Music come Spotify: sta pensando ad un piano Premium più costoso

Anche Apple Music vuole uniformarsi alle altre piattaforme di streaming musicale aumentando il prezzo con un abbonamento nuovo.

di Felice Galluccio
Apple Music come Spotify: sta pensando ad un piano Premium più costoso

Il mondo dello streaming musicale è in fermento. Dopo le indiscrezioni sul nuovo piano Music Pro di Spotify, anche Apple Music potrebbe prepararsi a lanciare un abbonamento premium, con funzionalità esclusive e, ovviamente, un prezzo più alto. A lanciare l’indiscrezione è Bloomberg, che cita fonti vicine al progetto.

Un piano avanzato per Apple Music

Al momento, Apple Music offre un unico piano con diverse opzioni di abbonamento — individuale, familiare e studente — senza costi aggiuntivi per funzioni avanzate come audio lossless o Dolby Atmos. Ma qualcosa potrebbe cambiare presto. Stando ad alcune voci molto attendibili, Apple starebbe pensando all’introduzione di un piano premium, proprio come quello che Spotify starebbe per offrire ai suoi utenti.

Chiaramente potrebbero esserci dei contenuti esclusivi ai quali il pubblico potrà accedere ma anche delle personalizzazioni in più.

Spotify dà il via alla competizione

Spotify, con l’idea di lanciare Music Pro con un costo aggiuntivo di circa 6 dollari rispetto al piano attuale, ha avviato le danze. Il nuovo pacchetto promette audio ad altissima qualità, accesso a biglietti per concerti e strumenti AI che permetteranno agli utenti di remixare le canzoni come veri DJ.

Se Apple dovesse seguire questa strada, il panorama dello streaming musicale cambierebbe radicalmente, offrendo agli utenti più opzioni ma anche prezzi più alti per chi desidera funzioni avanzate.

Cosa potrebbe includere il piano premium di Apple

Non ci sono ancora dettagli ufficiali, ma tra le possibili novità ci sarebbero:

  • Contenuti esclusivi, come versioni alternative dei brani o concerti live;
  • Strumenti di remix personalizzati, magari con l’integrazione di app musicali già presenti su macOS;
  • Maggiore personalizzazione dell’esperienza utente, con playlist dinamiche e suggerimenti su misura.

Questo cambio di strategia segnerebbe una novità per Apple, che finora ha preferito un approccio “tutto incluso”, offrendo funzionalità avanzate senza costi aggiuntivi. Ma con la concorrenza che si fa più agguerrita, anche Apple potrebbe decidere di puntare su un’offerta più articolata.

Resta da vedere se gli utenti saranno disposti a pagare di più per funzioni extra o se preferiranno restare fedeli ai piani base. Di sicuro, lo scontro tra Apple Music e Spotify è appena iniziato.

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