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Hertz e il flop degli EV: un passo falso da miliardi

Hertz e il flop degli EV: un passo falso da miliardiHertz e il flop degli EV: un passo falso da miliardiHertz ha completato il piano di dismissione di 30.000 veicoli elettrici entro la fine del 2024. L’azienda è arrivata alla fine di un capitolo molto difficile. La massiccia acquisizione di EV era  iniziata con grande entusiasmo nel 2021, c’era speranza di crescita.  Non è andata però  poi come previsto. Nel tempo si è rivelata un errore di valutazione che ha contribuito a una perdita pesante.  Complessiva Hertz ha perso ben 2,9 miliardi di dollari nell’ultimo anno. L’acquisto di 100.000 Tesla, per un investimento di 4,2 miliardi di dollari, aveva anche suscitato un certo interesse nel mercato. Le cifre dell’ultima conference call sugli utili hanno messo tuttavia in evidenza una situazione più che negativa. Nel quarto trimestre dell’anno scorso, Hertz ha addirittura registrato una perdita netta di 479 milioni di dollari. I veicoli elettrici, poco richiesti dai clienti, hanno pesato tantissimo sul conteggio. Le cause? Rete di ricarica insufficiente e resistenza dei noleggiatori, ormai il solito insomma. I clienti, in molti casi, preferiscono evitare gli EV. Non sono pronti ad affrontare il problema della ricarica. Il risultato è che le auto rimaste inutilizzate in Hertz hanno inevitabilmente creato più spese che benefici.

Una sfida ancora aperta per Hertz?

Il futuro di Hertz nel settore degli EV è ora incerto. Nonostante la difficile esperienza, il CEO Gil West ha confermato che l’azienda non intende abbandonare il segmento elettrico. La nuova strategia prevede una ridistribuzione dei veicoli elettrici in aree come la California, dove le infrastrutture di ricarica sono più sviluppate e la domanda più alta. Il percorso, tuttavia, resta complesso. Dopo la pubblicazione dei risultati, il titolo di Hertz è crollato dell’11% in borsa, per poi recuperare leggermente. Il calo dell’8,4% rappresenta comunque una chiara battuta d’arresto. Hertz riuscirà a risollevare le proprie sorti? La sfida per la modernizzazione di tutte  le auto è aperta, ma le difficoltà non mancano. Solo il tempo dirà se la nuova strategia basterà per riprendere quota nel mercato già di per sé complicato.

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Pubblicato da
Rossella Vitale