L’Italia potrebbe davvero dire addio ai combustibili fossili entro il 2050? Secondo uno studio dell’Università La Sapienza di Roma, la risposta è sì. E non solo è tecnicamente possibile, ma sarebbe anche più conveniente rispetto a continuare a usare petrolio e gas. Lo studio, pubblicato sulla rivista Energy, analizza diversi scenari di transizione energetica e arriva a una conclusione chiara: con un mix ben studiato di rinnovabili, accumulo e tecnologie innovative, l’Italia può diventare completamente carbon neutral.
La ricetta per l’Italia green del futuro
Ma come ci si arriva? Il primo passo è puntare su solare ed eolico, che potrebbero coprire fino al 90% della domanda energetica nazionale. Il fotovoltaico, grazie al clima favorevole, potrebbe da solo soddisfare il 70% del fabbisogno elettrico. L’eolico, invece, aiuterebbe a bilanciare la produzione su tutto l’anno, riducendo la necessità di accumulare energia per i periodi di minore produzione solare.
Ovviamente, la sola produzione non basta. Bisogna anche ottimizzare l’uso dell’energia. Qui entra in gioco l’efficienza energetica: risparmio, elettrificazione dei trasporti, teleriscaldamento e l’uso di biocombustibili per i settori più difficili da decarbonizzare, come l’industria pesante e il trasporto a lunga percorrenza.
Un altro tassello fondamentale è l’accumulo di energia. Solare ed eolico non producono in modo costante, quindi bisogna trovare soluzioni per immagazzinare l’energia in eccesso. Le batterie al litio sono ideali per l’accumulo a breve termine, mentre per periodi più lunghi si può sfruttare l’idrogeno. Il teleriscaldamento con accumulo termico è un’altra opzione interessante, soprattutto per ottimizzare il riscaldamento degli edifici.
In sintesi, la strada è chiara: l’Italia ha tutte le risorse per diventare un paese 100% rinnovabile. Servono però investimenti mirati in innovazione, infrastrutture e un piano integrato che sappia combinare tutte queste tecnologie. Il traguardo del 2050 è ambizioso, ma non impossibile. Se il paese saprà muoversi con la giusta strategia, potrebbe diventare un vero modello di sostenibilità energetica.