Renault ha deciso di rendere disponibile gratuitamente la tecnologia Fireman Access. Di che si tratta? Parliamo di un sistema innovativo sviluppato in collaborazione con i vigili del fuoco. Questa creazione non è riferita alla sola Renault, ma è qualcosa di importante per l’intera industria. Perché è stata ideata? Per migliorare la sicurezza dei veicoli elettrici. Il CEO Luca de Meo ha infatti sottolineato quanto sia cruciale abbattere le barriere quando si tratta di proteggere vite umane. Fireman Access permette ai soccorritori di spegnere incendi su veicoli elettrici in tempi rapidi. Con esso si raggiungono tempistiche simili a quelli delle auto a combustione. Ma come funziona esattamente? Il sistema utilizza un disco adesivo che, in caso di incendio, consente ai pompieri di intervenire direttamente sulla batteria. Il getto d’acqua entra nelle celle, arrestando la pericolosa fuga termica. Un’innovazione che può fare la differenza in pochi attimi.
La missione di Renault per la sicurezza stradale
Renault non si limita dunque a produrre veicoli, ma è impegnata da sempre a migliorare la sicurezza per tutti. La sua visione si basa su quattro principi chiave: prevenzione, correzione, protezione e soccorso. Ma perché condividere questa tecnologia con tutti? La risposta è semplice. Più aziende adottano il sistema Fireman Access, più vite si potranno salvare. L’iniziativa rientra nel programma Human First che dal 2023 si concentra sulla protezione delle persone attraverso tecnologie come il safety coach e il safety score.
Anche coinvolgimento di Renault nella Conferenza Globale sulla Sicurezza Stradale a Marrakesh evidenzia il suo impegno costante. Renault ha depositato sette brevetti per Fireman Access, già presente su tutti i suoi veicoli elettrici e ibridi plug-in. Grazie a questa tecnologia, come detto, i vigili del fuoco possono contenere un incendio alla batteria con una quantità d’acqua drasticamente inferiore rispetto ai metodi tradizionali. L’iniziativa non si ferma però qui. La Fondazione Renault è attiva anche nelle scuole marocchine, promuovendo l’educazione alla sicurezza stradale e sensibilizzando sui pericoli della guida non sicura.