L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) si è espressa sui vantaggi del CCUS. Tale tecnologia potrebbe contribuire a circa il 15% della diminuzione delle emissioni. Percentuale necessaria per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2070. Eppure, studi recenti sollevano dubbi sulla reale efficacia e sostenibilità di tale soluzione.
Un’analisi è stata condotta da Mark Jacobson e dal suo team. Quest’ultima mette in discussione l’efficienza economica e ambientale delle tecnologie CCUS. Ciò rispetto ad un sistema basato solo su rinnovabili
. Secondo la ricerca, l’investimento in tali energie potrebbe risultare più vantaggioso. Sia in termini economici che sociali. Il team evidenzia come lo stoccaggio del carbonio non solo sia molto costoso, ma rischi di aumentare il consumo energetico complessivo. Senza risolvere il problema della dipendenza dai combustibili fossili. A fronte di questi limiti, lo studio di Jacobson suggerisce che una transizione diretta verso un mix energetico completamente rinnovabile ridurrebbe sia i costi economici che gli impatti ambientali.A tal proposito, l’IEA sottolinea che il CCUS potrebbe ricoprire un ruolo crescente. Ciò soprattutto in settori dove le alternative a basse emissioni sono limitate. Il miglioramento della tecnologia e la riduzione dei costi potrebbero rendere la soluzione sullo stoccaggio di carbonio più competitiva. La strada verso un sistema energetico sostenibile richiederà un determinato equilibrio. Quest’ultimo riguarda innovazione tecnologica, investimenti mirati e politiche efficaci.