Recenti voci di corridoio parlano di una possibile manovra di mercato che avrebbe nel settore della tecnologia decisamente degli incredibile, sembra infatti che il più grande produttore di chip al mondo, TSMC, potrebbe molto presto acquisire una quota del 20% in Intel Foundry Services, un’indiscrezione arrivata agli occhi del mercato e che ha fatto schizzare il titolo di Intel in borsa con un rialzo che si attestato al 22,5% nelle ultime cinque sedute, azioni che già in passato avevano goduto di un aumento importante grazie all’annuncio della casa Bianca che ha affermato di voler investire sulla produzione di chip negli Stati Uniti.
Molto complessa e importante
Secondo il quotidiano, Economic Daily, l’operazione potrebbe coinvolgere anche le note Qualcomm e Broadcom, queste ultime infatti potrebbero aiutare il colosso dei chip nell’acquisizione di una quota di minoranza della nota azienda tinta di blu, tale mossa permetterebbe Intel di produrre i semiconduttori più avanzati negli Stati Uniti con l’azienda taiwanese che ovviamente gestirebbe le fonderie dopo la chiusura dell’accordo, tale operazione però richiederà l’approvazione di numerosi enti regolatori statunitensi tra i quali spicca il comitato sugli investimenti esteri, la Federal Trade Commission e il Dipartimento del commercio, la partecipazione delle altre due aziende, potrebbe però facilitare l’approvazione dell’accordo, il quale verrebbe visto di buon occhio anche dall’amministrazione Trump dal momento che rafforzerebbe l’iniziativa mandata avanti dal suo partito Made in America, tale investimento potrebbe dunque avvenire molto presto tramite un’iniezione di liquidità o attraverso il trasferimento di tecnologia direttamente presso Intel, tutto ciò che resta da fare e attendere i prossimi mesi per vedere se si sapranno notizie aggiuntive o se addirittura si arriverà ai tavoli degli accordi.
Sicuramente per Intel ciò rappresenterebbe una significativa svolta del momento che le consentirebbe di accedere a tecnologie molto avanzate in grado di portarla avanti anni luce rispetto allo stato attuale, cosa che gioverebbe sicuramente ai suoi chip che negli ultimi anni stanno pesantemente arrancando.