Rabbit si presenta di nuovo con una dimostrazione che mira a riconquistare la fiducia degli utenti. Tutto ciò dopo un inizio travagliato e un’accoglienza non proprio entusiasta. Il dispositivo R1, inizialmente, è stato presentato come una rivoluzione nell’assistenza digitale. Sfortunatamente però ha deluso le aspettative del pubblico. Ad ogni modo, l’azienda, come detto, non sembra intenzionata a fermarsi. Un nuovo video pubblicato di recente mostra un aggiornamento del sistema. Evidenziando le sue potenzialità nel controllo delle applicazioni. Questa funzione, promessa sin dal principio, sembra ora più vicina alla realizzazione. Renderà così l’AI un vero e proprio assistente capace di operare su più piattaforme senza necessità di un input umano costante.
Rabbit, test in corso: l’IA esegue comandi e apprende nuove attività
L’idea di Rabbit è quella di offrire un’intelligenza artificiale in grado di svolgere compiti autonomamente. Tutto ciò senza bisogno di app specifiche o interfacce complesse. Nel video dimostrativo presente online, l’AI viene mostrata mentre interagisce con diverse applicazioni. Eseguendo, ad esempio, comandi come la ricerca di video su YouTube, la gestione di ricette e la creazione di liste della spesa. Un simile livello di automazione rappresenta un ritorno alla visione originale del progetto. Il quale mirava a semplificare le interazioni digitali quotidiane.
Sempre nel filmato, due dipendenti di Rabbit utilizzano un laptop per impartire istruzioni all’IA, che poi le esegue su un tablet. Tra le operazioni dimostrate, emerge la capacità di scaricare e giocare al puzzle game 2048, anche se con qualche difficoltà. Questa caratteristica suggerisce quindi che l’AI stia sviluppando una certa capacità di adattamento e apprendimento.
L’azienda stessa ammette che il progetto è ancora in evoluzione. Al momento del lancio nel gennaio 2024, molte delle funzionalità promesse dal CEO Jesse Lyu erano risultate mancanti. Per citare un esempio, durante la recente presentazione, l’AI ha provato a inviare una poesia su WhatsApp. Il messaggio però è stato suddiviso in più parti per errore, segnalando la necessità di ulteriori perfezionamenti.
Insomma, non è ancora chiaro quando questa tecnologia sarà disponibile al pubblico o se verrà integrata direttamente nell’R1. Ad ogni modo, Rabbit ha più volte assicurato di non voler sviluppare un’app dedicata. Il futuro del progetto però resta ancora incerto.