L’azienda cinese DeepSeek sviluppa chip AI proprietari per ridurre la dipendenza dai fornitori esteri e competere nel settore dell’intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato da DigiTimes, la società ha avviato un’importante campagna di reclutamento per esperti in semiconduttori. Questo progetto rappresenta una mossa strategica per rafforzare la posizione dell’azienda, nonostante la presenza di forti limitazioni imposte dalle sanzioni internazionali.
Tuttavia, la produzione di chip AI in Cina presenta ostacoli significativi. Le restrizioni globali limitano l’accesso delle aziende cinesi alle tecnologie avanzate necessarie per sviluppare semiconduttori all’avanguardia. Attualmente, l’unica alternativa è affidarsi ai produttori locali come SMIC, che però è tecnologicamente indietro rispetto ai leader del settore. Il divario con aziende come TSMC o Samsung rende difficile la realizzazione di chip in grado di competere con quelli occidentali nel breve termine.
DeepSeek punta a produrre direttamente i chip
Nonostante queste difficoltà, DeepSeek sviluppa chip AI contando su risorse computazionali già considerevoli. L’azienda possiede circa 10.000 GPU NVIDIA H800 e altrettante H100, specifiche per il mercato cinese, per un valore complessivo stimato di un miliardo di dollari. Inoltre, utilizza i chip Ascend di Huawei per migliorare le operazioni di inferenza. Grazie a queste infrastrutture, l’azienda ha potuto sviluppare modelli di intelligenza artificiale avanzati con costi contenuti rispetto ai competitor internazionali.
Se il progetto avrà successo, potrebbe contribuire a diversificare il mercato dei chip AI e ridurre la dipendenza delle aziende cinesi da fornitori stranieri. Tuttavia, il divario tecnologico e le restrizioni internazionali rappresentano sfide difficili da superare. DeepSeek sviluppa chip AI con un obiettivo ambizioso, ma resta da vedere se sarà in grado di trasformare questa strategia in un vantaggio competitivo nel lungo periodo. In questo modo DeepSeek potrà acquisire e raggiungere una certa indipendenza da tutto il resto del mondo, non dovendo più dipendere nemmeno dall’hardware, dato che comunque al software ci pensa lei stessa.