Un vero e proprio caos ha coinvolto il Governo americano e una presunta commessa da 400 milioni di dollari per veicoli blindati elettrici Tesla. Inizialmente, un documento governativo per l’anno 2025 aveva indicato un contratto per “Armored Tesla” e già erano partiti i primi dibattiti. Perché? La presenza di Elon Musk nel Governo di Donald Trump aveva sollevato il sospetto di un conflitto d’interessi. Il documento sarà anche stato redatto prima che l’ex presidente entrasse in carica, ma il dubbio resta. Le reazioni non si erano fatte attendere, si è scatenato un putiferio.
Poco dopo la diffusione della notizia, il documento era stato prontamente modificato. Tuttavia, la cancellazione del riferimento a Tesla non aveva placato i dubbi: il contratto da 400 milioni, ora per “Armored Electric Vehicles”, era ancora lì. Alcuni commentatori avevano ipotizzato che Tesla potesse comunque vincere la gara, data la posizione di Musk. Le polemiche, quindi, erano proseguite. Musk, dal canto suo, aveva risposto su X (ex Twitter), dicendo di non sapere nulla di questa commessa. Il magnate ha poi aggiunto, con una punta di sarcasmo, che Tesla non avrebbe mai ricevuto quei 400 milioni. Sarà vero?
Il finale per Tesla: la cancellazione
Alla fine, dopo giorni di dibattito, il Governo ha deciso di modificare nuovamente il documento. Questa volta, ogni riferimento alla maxi commessa da 400 milioni per veicoli blindati elettrici Tesla è stato cancellato. Restano, però, contratti per l’acquisto di veicoli blindati, come i SUV BMW X5 e X7. Curiosamente, nella versione precedente del documento, questi veicoli erano stati associati alla categoria “produzione di acqua in bottiglia”, un errore che ha solo contribuito a generare ulteriore confusione. Cosa ha spinto il Governo a fare marcia indietro? Forse il timore di nuove polemiche? L’unica cosa certa è che l’intera vicenda ha lasciato molti interrogativi. Con la correzione finale, almeno per ora, sembra essersi chiuso un capitolo turbolento tra Tesla e il Governo americano.