DeepSeek continua a spingere sull’open source e vuole farlo in grande stile. Il laboratorio cinese di intelligenza artificiale ha annunciato che renderà pubblica una parte del codice dei suoi servizi online durante l’”open source week“, un evento che si terrà la prossima settimana. L’azienda rilascerà cinque repository di codice, già testati e pronti per essere utilizzati, come ha comunicato in un post su X.
Ma cosa significa esattamente? In parole semplici, un repository di codice è un archivio digitale in cui vengono conservati file di sviluppo software, tra cui codice sorgente, configurazioni e documentazione. Rendere tutto questo open source vuol dire permettere a sviluppatori e aziende di accedere, modificare e utilizzare il codice per i propri progetti.
DeepSeek ha voluto sottolineare il suo impegno in questa direzione con un messaggio chiaro: “Crediamo che ogni linea di codice condivisa possa trasformarsi in uno slancio collettivo che accelera l’innovazione”. L’azienda si presenta come un’alternativa fresca e dinamica nel panorama dell’intelligenza artificiale, quasi a voler dare l’idea di una
startup ribelle che sfida i giganti del settore.Certo, il percorso di DeepSeek non è passato inosservato. Negli ultimi anni, la sua filosofia open-source ha cambiato le carte in tavola nel mondo dell’AI generativa, mettendo pressione a nomi storici come OpenAI e Google. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha addirittura ammesso che il vantaggio della sua azienda si è ridotto proprio a causa di DeepSeek e ha lasciato intendere che OpenAI potrebbe aprirsi di più all’open source in futuro.
Non tutti, però, vedono DeepSeek come una minaccia immediata. Demis Hassabis, CEO di DeepMind e recente premio Nobel per la chimica, ha ridimensionato l’hype attorno al laboratorio cinese, sostenendo che il divario con Google sia ancora troppo ampio.
Una cosa è certa: DeepSeek sta guadagnando sempre più spazio e la sua scelta di puntare sull’open source potrebbe avere un impatto enorme sul settore. Se riuscirà davvero a cambiare le regole del gioco, lo scopriremo nei prossimi anni.