Apple sta facendo passi importanti verso l’indipendenza tecnologica con il suo primo modem proprietario. Si tratta del C1 che sarà montato sul nuovo iPhone 16e. Questo modello di fascia economica, appena arrivato, segna un punto di svolta nella strategia dell’azienda. Esso infatti rappresenta solo il primo passo di un piano più ambizioso. In quanto l’ obiettivo dell’ azienda è quello di riuscire ad integrare il modem direttamente nel processore principale dei suoi dispositivi.
Apple: un cambiamento graduale prima del design unificato
Il colosso di Cupertino ha uno scopo ben definito. Ovvero, migliorare l’efficienza energetica e ridurre i costi di produzione. A tal proposito, secondo Bloomberg, Apple sta già lavorando su questa soluzione. Anche se la sua implementazione non sarà immediata. Si parla infatti del 2028 come data più probabile per vedere i primi dispositivi con questa nuova architettura. Nel frattempo, l’azienda continuerà a sviluppare modem separati, con almeno due nuove generazioni, il C2 e il C3, previste nei prossimi anni.
Prima di arrivare a un modem completamente integrato nel processore, Apple, però, intende rilasciare versioni migliorate della tecnologia attuale. Il C1, già definito dall’azienda come il modem più efficiente mai visto su un iPhone, rappresenta solo l’inizio. Il prossimo passo sarà il C2, già in fase di test. A cui seguirà poi il C3. Il quale potrebbe essere l’ultimo modello indipendente prima dell’integrazione definitiva.
L’iPhone 16e, primo dispositivo a montare il C1, è dotato del chip A18 e supporta le nuove funzioni di Apple Intelligence. Ma sembra che le aspettative degli utenti fossero diverse. Poiché molti speravano in caratteristiche più avanzate. Apple, invece, sembra concentrata su un percorso di innovazione a lungo termine. La transizione quindi non sarà immediata. Ma è chiaro che Cupertino stia lavorando per ridurre la dipendenza da Qualcomm. La quale fornirà i modem agli iPhone almeno fino al 2026. Un modem progettato e gestito internamente permetterebbe all’azienda di migliorare l’integrazione tra hardware e software, ottimizzando prestazioni e consumi.