Audi, famosa per per le sue auto simbolo di lusso, negli anni ha cambiato più volte strategia, anche riguardo i suoi interni raffinati e i materiali pregiati usati e non in positivo. L’azienda ha ammesso che i suoi modelli più recenti hanno subito un abbassamento della qualità dei loro interni. La questione è stata sollevata durante la presentazione del nuovo SUV Q5. In quest’auto Audi, giornalisti e clienti hanno evidenziato criticità come l’uso eccessivo di plastiche rigide e finiture non ottime. Pare addirittura che quest’ultime possano deteriorarsi nel tempo. Ora, la reputazione costruita per anni ed anni sembra vacillare. L’Audi a ha riconosciuto apertamente che in passato la qualità dei materiali era migliore e ha promesso di tornare a quei livelli. Ma come sarà possibile conciliare qualità e sostenibilità dei costi?
L’Audi deve cambiare strategia? Si può tornare al lusso del passato?
Il calo nella qualità non riguarda solo Audi. Anche Mercedes e BMW hanno affrontato infatti problemi simili. Negli anni 2010, la BMW ha attraversato una fase difficile, ma è riuscita a recuperare. Audi, tuttavia, ha ammesso che le normative sempre più severe su emissioni e sicurezza stanno influenzando i costi di produzione. L’azienda ha fatto scelte difficili, sacrificando forse il comfort e i materiali per mantenere la competitività sui prezzi. Le parole di Oscar da Silva Martins, responsabile della comunicazione prodotto, spiegano come però Audi sia consapevole di queste problematiche e stia lavorando per trovare una soluzione e migliorare. Il tempo ora è tutto: quanto ci vorrà per recuperare la fiducia dei clienti? Il pubblico sarà disposto ad accettare compromessi temporanei per ottenere una qualità duratura nel lungo periodo? La concorrenza è spietata. Audi dovrà trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tradizione dei materiali di alta qualità al più presto. I prossimi anni saranno decisivi per capire se l’azienda riuscirà a mantenere la sua posizione di leader nel settore delle auto di lusso.