Per la prima volta, la Space Force degli Stati Uniti ha deciso di mostrare al mondo un’immagine del suo spazioplano X-37B in piena missione orbitale. Questa mossa inaspettata ha acceso la curiosità su uno dei progetti spaziali militari più segreti in circolazione.
Space Force testa nuove tecnologie spaziali
Lo scatto, pubblicato il 20 febbraio, mostra il velivolo in un’orbita insolitamente alta rispetto alle sue precedenti missioni. Sullo sfondo si intravede il continente africano, mentre nella foto si distinguono chiaramente uno dei suoi pannelli solari e il vano di carico aperto, dettagli che offrono un raro sguardo sulla configurazione operativa del mezzo.
L’X-37B, costruito da Boeing, è attualmente impegnato nella sua settima missione, iniziata il 28 dicembre 2023. A differenza delle precedenti volte, questa volta il lancio è avvenuto a bordo di un potente razzo SpaceX Falcon Heavy dal Kennedy Space Center in Florida. Questo dettaglio non è di poco conto: il Falcon Heavy ha la capacità di portare carichi fino a orbite geosincrone, molto più alte di quelle esplorate in passato dallo spazioplano.
Ma c’è di più. La Space Force ha confermato che l’X-37B sta testando manovre di “aerobraking“, una tecnica che utilizza l’attrito dell’atmosfera terrestre per modificare la propria orbita riducendo il consumo di carburante. Se questa tecnologia si dimostrasse efficace, potrebbe rivoluzionare il modo in cui i veicoli spaziali regolano la loro traiettoria, con applicazioni sia militari che civili.
Molti dettagli della missione restano ancora un mistero, ma ciò che è certo è che il programma X-37B è un banco di prova per nuove tecnologie spaziali. In passato, il velivolo ha già sperimentato sistemi di protezione termica, voli autonomi e persino la possibilità di trasmettere energia solare dallo spazio.
La Space Force e la Cina
La sua ultima missione ha stabilito un record di 908 giorni in orbita prima di rientrare al Kennedy Space Center nel novembre 2022. Per questa nuova missione, la Space Force non ha fornito una data di rientro, mantenendo il consueto alone di segretezza.
Intanto, gli Stati Uniti non sono gli unici a sviluppare spazioplani riutilizzabili. Anche la Cina sta lavorando al suo programma, con un recente lancio avvenuto appena due settimane prima di quello dell’X-37B. Una competizione sempre più serrata si sta delineando nel settore dei veicoli spaziali militari, aprendo nuovi scenari per il futuro della tecnologia orbitale.