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Il silenzio degli artisti contro l’IA

IAIAL’industria musicale britannica è in subbuglio. Un collettivo di oltre mille artisti ha lanciato un’iniziativa senza precedenti. Il motivo? Opporsi alle modifiche proposte alla legge sul copyright nel Regno Unito. Tra i protagonisti della protesta ci sono nomi di spicco come Kate Bush, Tori Amos e Annie Lennox.

La questione ruota attorno alla possibilità, per le aziende di IA, di sfruttare opere protette dal diritto d’autore per addestrare i propri modelli senza il consenso degli artisti. La nuova normativa consentirebbe infatti l’uso di qualsiasi materiale accessibile legalmente. A meno che l’autore non dichiari esplicitamente il contrario. Una formula che, secondo i critici, metterebbe in grave pericolo la creatività e il sostentamento di molti musicisti.

Creatività contro IA: un conflitto aperto

Per esprimere il loro dissenso, gli artisti hanno pubblicato su Spotify un album intitolato Is This What We Want?, composto esclusivamente da tracce mute. Ogni brano è stato registrato in studi vuoti o in spazi performativi deserti. Cosa che simboleggia il rischio che la musica stessa venga svuotata di significato. I titoli dei brani formano una chiara dichiarazione di protesta. Ovvero che il governo britannico non deve legalizzare il furto di musica per favorire le aziende di IA.

L’idea dell’album è nata da Ed Newton-Rex. Egli è compositore ed ex dirigente nel settore AI, che ha voluto sensibilizzare il pubblico sulla portata del problema. Secondo lui, questa riforma metterebbe il lavoro di una vita dei musicisti a disposizione delle aziende tecnologiche. In più alcun riconoscimento o compenso.
Anche Kate Bush ha voluto prendere posizione. La donna ha infatti espresso il timore che le voci degli artisti vengano messe a tacere in un futuro dominato dalle macchine. Il fenomeno ha attirato l’attenzione di molte altre figure di spicco. Tra cui Billy Ocean, The Clash e Damon Albarn, che figurano tra i co-autori del progetto. I proventi generati dall’album andranno interamente a Help Musicians. Un’associazione che supporta gli artisti nel Regno Unito.

Il governo, però, difende la proposta. Secondo un portavoce ufficiale, l’attuale normativa rappresenta un freno per lo sviluppo dell’IA e delle industrie creative. Il Primo Ministro Keir Starmer ha lanciato un piano per posizionare il Regno Unito come leader globale nel settore AI, con investimenti in supercalcolo e dati. Nel frattempo, la consultazione pubblica sulle modifiche al copyright si conclude oggi. Mentre il dibattito continua a infiammarsi.

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Pubblicato da
Ilenia Violante