Il settore della robotica acquatica sta per compiere un ulteriore importante passo. Nello specifico, un gruppo di ricercatori dell’EPFL School of Engineering, in collaborazione con il Max Planck Institute for Intelligent Systems, ha sviluppato un micro-robot acquatico capace di muoversi con una combinazione unica di velocità, precisione e silenziosità. Il robot ha dimensioni inferiori a una carta di credito. Con un peso di soli sei grammi. Si distingue per l’assenza di eliche tradizionali, sostituite da pinne flessibili. Quest’ultime imitano il movimento dei vermi piatti marini.
Dettagli sul micro-robot acquatico
Tali caratteristiche gli permettono di muoversi agilmente in spazi ristretti e di navigare con estrema delicatezza anche in ecosistemi fragili. Herbert Shea, responsabile dell’EPFL Soft Transducers Lab, ha evidenziato l’importante lavoro svolto. Il risultato è un robot che può muoversi in avanti, lateralmente e persino all’indietro. Una caratteristica rara per dispositivi di tali dimensioni.
Uno degli aspetti più rivoluzionari di suddetta tecnologia è la capacità del robot di operare in ambienti difficili senza disturbare la fauna locale. I tradizionali robot subacquei spesso generano rumori e vibrazioni invasive. Tale nuovo modello, invece, grazie al suo design bio-ispirato, si muove in modo quasi impercettibile. Inoltre, le sue pinne possono battere fino a dieci volte più velocemente di un pesce di dimensioni simili. Consentendogli di raggiungere velocità fino a 12 centimetri al secondo.
Oltre alla locomozione innovativa, il robot è dotato di un avanzato sistema di controllo energeticamente efficiente. Caratteristiche che lo rende ideale per missioni a lungo termine in cui l’efficienza energetica è cruciale. Le applicazioni di tale tecnologia sono numerose. Dal monitoraggio dell’inquinamento nelle acque dolci e marine, all’analisi degli ecosistemi. Fino all’ispezione di infrastrutture subacquee. Con tale micro-robot acquatico, il futuro della robotica subacquea potrebbe assistere ad un’importante evoluzione. Ciò con una maggiore integrazione con la natura. Riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente e ampliando le capacità di esplorazione e monitoraggio degli ecosistemi acquatici.