L’inganno si basa su una sofisticata operazione di ricondizionamento fraudolento. I malintenzionati cancellano i dati diagnostici originali e resettano i contatori interni. Inoltre, applicano adesivi con date di produzione falsificate e modificano persino i numeri di serie. In tal modo i dispositivi sembrano appena usciti dalla fabbrica. In alcuni casi, anche i sistemi di verifica della garanzia online riconoscono questi hard disk come coperti fino al 2029. Un dettaglio che inganna molti acquirenti inconsapevoli.
Tale truffa è particolarmente grave perché i drive in questione provengono da ambienti ad alto stress, come il mining di criptovalute. Quest’ultimi li sottopone a cicli di lettura e scrittura intensivi. Riducendo drasticamente la loro aspettativa di vita. Per proteggersi da tale truffa, gli utenti devono adottare alcuni accorgimenti. Prima di tutto, è essenziale ispezionare attentamente l’aspetto del dispositivo. Ammaccature, graffi o segni di usura possono essere indizi di un precedente utilizzo. Inoltre, è importante controllare l’etichetta del prodotto. Ciò verificando che non sia stata applicata in modo irregolare o che presenti difetti di stampa.
Un metodo più tecnico per scoprire la frode è l’uso di software di diagnostica come Smartmontools o SeaTools. Quest’ultimi consentono di verificare le metriche di affidabilità. Se tali valori risultano insoliti è probabile che si tratti di un dispositivo usato. Infine, è utile acquistare hard disk solo da rivenditori affidabili e certificati per non cadere vittime di tale truffa.