La Germania ha deciso di lanciarsi nell’era degli aerei spaziali ipersonici e ha dato a Polaris, una startup di Brema, il compito di costruirne uno in soli tre anni. Sembra fantascienza, ma è tutto vero. Il velivolo si chiama Aurora ed è un mix tra un aereo e un razzo: può decollare e atterrare come un normale jet, ma è anche in grado di spingersi oltre l’atmosfera e mettere in orbita carichi fino a una tonnellata. Insomma, non proprio il classico aereo di linea.
La corsa al volo ipersonico è iniziata
L’idea non è solo quella di avere un nuovo giocattolo tecnologico, ma di testare il volo ipersonico e studiarne le possibili applicazioni in campo militare. Se tutto va secondo i piani, Aurora potrebbe persino essere usato per lanciare piccoli satelliti, rendendo l’accesso allo spazio più rapido ed economico.
Polaris non è un nome nuovo nel settore: la startup è nata nel 2019 come spin-off del Centro Aerospaziale Tedesco e ha alle spalle decenni di ricerca sugli aerei spaziali. Non è nemmeno la prima volta che mette alla prova le sue idee. Ha già costruito tre prototipi della serie Mira, progettati per testare le tecnologie che un giorno finiranno su Aurora. Il primo tentativo, con Mira-I, è finito malissimo, con il veicolo schiantato poco dopo il decollo. Ma con Mira-II e Mira-III le cose sono andate decisamente meglio, tanto che dal loro primo volo nel 2023 hanno già completato più di 100 test di successo.
Questi prototipi non sono semplici aerei sperimentali. Utilizzano un mix di motori a reazione e un particolare tipo di propulsore chiamato aerospike, una tecnologia pensata già negli anni ‘60 ma mai veramente utilizzata per via della sua complessità. Polaris, però, sembra aver trovato la chiave giusta. Nell’ottobre 2023 è riuscita a far funzionare in volo un motore aerospike per la prima volta nella storia, spingendo il piccolo Mira-II fino a 864 km/h in pochi secondi.
Ora la vera sfida è portare tutto questo su Aurora, che punterà a velocità ben più estreme, sopra Mach 5, cioè più di 6.000 km/h. Se dovesse riuscirci, potremmo trovarci di fronte a un vero punto di svolta nel modo di viaggiare nello spazio. E il tempismo non è casuale: in Germania si parla sempre più di rafforzare le capacità di difesa europee, e un velivolo come questo potrebbe diventare una pedina strategica fondamentale nei prossimi anni.