Il mondo delle automobili ormai sta cambiando rotta per trasferirsi completamente verso l’elettrico. Una questione molto importante di questo nuovo reame sono le batterie.
Quest’ultime sono argomento di discussione per Hyundai e KIA che provano a raggiungere quelle allo stato solido il prima possibile.
Batterie, un argomento così importante?
Attualmente le batterie allo stato solido risultano essere comparabili ad un traguardo tecnologico molto importante per l’avanzamento del settore, riguardante le vetture elettriche, per quanto riguarda la questione autonomia e ricarica. Di questa nuova tecnologia si è iniziato a parlare già da svariati anni, e con il passare di quest’ultimi abbiamo visto i più recenti e ultimi sviluppi. Molte aziende di questo settore si sono impegnate nel portare avanti questa scoperta. Anche Hyundai e KIA sono al lavoro, dimostrando anche tramite una presentazione la nuova KIA EV4.
Spencer Cho, Global Product Planning Chief di Hyundai Motor Group, ha rallentato l’entusiasmo che veniva trascinato con questa nuova tecnologia. Lo stesso, ha affermato che la disponibilità commerciale diffusa delle batterie allo stato solido risulta essere lontana. Il gruppo coreano pensa che i nuovi accumulatori non saranno sicuramente pronti prima del 2030.
Da quanto comunicato e secondo Spencer Cho, questo settore potrebbe sottovalutare di molto le sfide proposte nello sviluppo di batterie avanzate. Questo si basa su delle complessità tecnologiche ancora da superare, senza contare i numerosi ostacoli da superare per arrivare ad una produzione di massa. Hyundai e KIA sono a lavoro per migliorare le tecnologia già esistenti, contando già quella con le celle NMC e anche con le celle LFP.
Lo stesso gruppo coreano ha voluto adottare un approccio abbastanza cauto. Normalmente c’è già chi promette tempi molto più ridotti, ma ci vorrà comunque del tempo. Da come detto, anche se nel giro di un paio di anni potrebbero arrivare i nuovi esemplari con batterie allo stato solido, si parlerà senza dubbio di modelli di fascia alta, i quali attenderanno il 2030.