lunedì, Marzo 31, 2025

Direttiva Case Green: ecco come può ridurre il debito pubblico

La dibattuta direttiva Case Green potrebbe rappresentare l'occasione per l'Italia di ridurre il debito pubblico. Ecco come.

di Margareth Galletta
direttiva

Ultimamente si parla tanto della direttiva Case Green. Quest’ultima, anche se dibattuta potrebbe rivelarsi una grande opportunità per l’Italia. Ciò non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche per ridurre il debito pubblico. Migliorando così anche la competitività economica. Secondo il recente rapporto di Deloitte l’Italia potrebbe sfruttare il proprio patrimonio immobiliare pubblico per generare valore senza procedere a dismissioni. procedendo, invece, attraverso interventi di rigenerazione energetica e funzionale.

Recenti prospettive riguardo la direttiva Case Green

Il problema del debito pubblico italiano è noto. Si prevede che, durante l’anno, raggiunga i 3.000miliardi di euro. Con una spesa per interessi che si attesterà intorno agli 86miliardi. Di fronte a tale situazione, la semplice vendita degli immobili pubblici comporterebbe svalutazioni importanti. Con perdite stimate tra il 40% e il 50% del valore nominale. La proposta avanzata da Deloitte, invece, si concentra sulla valorizzazione di tali asset. Ciò mediante un piano di investimenti strategici. Il patrimonio immobiliare pubblico è attualmente valutato intorno ai 300miliardi di euro. Ma con un piano di riqualificazione da 500miliardi, il suo valore potrebbe triplicare. Raggiungendo così i 1.100 miliardi di euro. Tale approccio genererebbe una plusvalenza netta di 200 miliardi, rendendo il piano altamente vantaggioso.

L’intervento riguarda la riqualificazione energetica. Quest’ultima punta a ridurre le emissioni di CO2 del 60%. Ciò entro il 2030. Per farlo bisogna adeguare gli edifici pubblici obsoleti agli standard europei. Al fine di ottenere un risparmio sui costi di gestione e una valorizzazione degli stessi. La riconversione funzionale permetterebbe di trasformare immobili sottoutilizzati in spazi destinati allo smart working, residenze per studenti o centri di attività terziarie. In tal modo, verrebbe ottimizzato il loro uso e si aumenterebbe il loro valore economico. La digitalizzazione, infine, migliorerebbe l’efficienza degli edifici attraverso l’integrazione di tecnologie IoT e sistemi di gestione avanzata.

Partendo dalla nuova direttiva Case Green, l’Italia ha quindi l’opportunità di trasformare una sfida in un’opportunità concreta. In tal modo sarà possibile rendere il patrimonio immobiliare del nostro Paese, un motore di sviluppo per il futuro più sostenibile. Non resta che attendere e scoprire i prossimi sviluppi.

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